Si conclude in maniera drammatica la scomparsa di Raffaele Lioce, l’80enne di Foggia, di cui si erano perse le tracce diverse settimane fa.
Il corpo dell’anziano, accumulatore seriale, è stato ritrovato questa mattina, dagli operatori che erano stati incaricati dal Comune di svuotare l’appartamento al terzo piano della palazzina di via Mazzini 42, in cui viveva da solo. L’abitazione è stata posta sotto sequestro e sul posto sono giunti carabinieri e medico legale. Al momento non sono state diffuse notizie certe sulle cause della morte di Lioce, ma – dalle prime indiscrezioni – sembra che l’anziano sia stato colto da un malore improvviso, che non gli ha lasciato scampo.
Si conclude in maniera drammatica il giallo della scomparsa di Raffaele Lioce, l’80enne di Foggia di cui si erano perse le tracce diverse settimane fa. Questa mattina, durante le operazioni di sgombero del suo appartamento, in via Mazzini, gli operatori hanno rinvenuto il cadavere dell’anziano nascosto sotto un cumulo di cianfrusaglie.
I vicini di casa ne avevano denunciato la scomparsa e si erano rivolti anche alla trasmissione Chi l’ha visto? che si era ampiamente occupata del caso.
Nelle scorse settimane erano stati effettuati diversi sopralluoghi nell’appartamento di Lioce da parte delle forze dell’ordine, vigili del fuoco compresi, che però avevano escluso la possibilità che l’anziano si trovasse in casa. L’ipotesi è stata smentita questa mattina dal drammatico ritrovamento del cadavere dell’uomo.
I vicini di casa avevano rivolto un appello alle autorità locali, perché bonificassero l’appartamento dell’anziano, accumulatore seriale. Dall’abitazione fuoriuscivano cattivi odori e animali, tanto che i vicini avevano serrato l’uscita.
“Spero che qualcuno intervenga al più presto. Questa situazione va avanti da troppo tempo”
era stata la richiesta dei residenti, che si erano rivolti alla trasmissione di Federica Sciarelli. Proprio a seguito del servizio andato in onda su Raitre, il Comune aveva autorizzato lo sgombero effettuato questa mattina dagli operatori.
Si attende ora l’esame autoptico per chiarire i motivi del decesso, che si presume siano da addurre a cause naturali.
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