A Marghera (in provincia di Venezia) si è verificato un caso tanto particolare quanto inquietante: degli operai hanno trovato, nella zona industriale, uno scheletro umano. Dapprima hanno rinvenuto il teschio e poi altre ossa. Adesso la Procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo e gli inquirenti stanno cercando di attingere dalla lista di persone scomparse per capire a chi di loro possano corrispondere i resti umani. Chi è la vittima e, soprattutto, chi l’ha uccisa e perché si trova lì? Tutte queste domande necessitano di risposte.
Trovare dei resti umani mentre si lavora sembra tanto terribile da non poter essere realistico. Eppure è esattamente quello che è accaduto a Marghera, in provincia di Venezia: dagli operai, infatti, hanno trovato uno scheletro umano e adesso resta da capire a chi appartiene, cosa abbia causato il suo decesso e se la morte è avvenuta proprio dove le ossa sono state trovate oppure qualcuno le abbia spostate.
Avete mai visto Bones? Trattasi, per chi non lo sapesse, di una serie tv statunitense andata in onda su Fox dal 2005 al 2017, la cui protagonista Temperance Brennan (chiamata però “Bones” e tra un attimo capirete perché), un’antropologa forense, collabora con l’FBI – nello specifico con l’agente Seeley Booth – per risolvere casi di omicidio che iniziano con il ritrovamento di ossa umane (da qui il suo soprannome ovviamente). Perché ne stiamo parlando adesso? Perché praticamente il caso portato alla luce vicino Venezia sembra uscito direttamente da questa serie tv: in effetti tutto è partito esattamente come sarebbe iniziata una qualsiasi puntata.
La location di questa strana e inquietante vicenda è Marghera e tutto è accaduto in un terreno in via della Chimica per essere precisi. Un gruppo di operai e giardinieri, in pratica, stava lavorando nella zona industriale: tutti loro facevano parte di una cooperativa in appalto da Veritas, la società che fornisce servizi ambientali ai 51 Comuni soci, appartenenti all’area metropolitana di Venezia e a una parte della provincia di Treviso.
Sembrava essere una giornata di lavoro come tante, se non fosse che a un certo punto davanti a loro si è palesata una scena che forse mai si sarebbe aspettato di vedere: hanno infatti rinvenuto dei resti umani. Stando alle prime testimonianze pervenute, in pratica, ad attrarre l’attenzione del team sarebbe stato un teschio, che spuntava letteralmente dal terreno. Subito dopo poi avrebbe trovato altre ossa umane, insieme a dei pezzi di stoffa, che verosimilmente costituiscono parte degli indumenti che indossava da vittima al momento del decesso.
Ovviamente gli operai immediatamente hanno allertato le Forze dell’Ordine, che sono arrivate sul luogo tempestivamente, insieme ai Vigili del Fuoco.
Ma chi era questa donna? Chi l’ha uccisa? Qual è il movente dell’omicidio? Le domande oggi sono tantissime e sembra che ad oggi non ci siano risposte certe.
Lo scheletro – di questo si tratta esattamente – apparterrebbe a una donna, almeno stando a quanto emerso da una prima ispezione cadaverica, ma per adesso mancano delle conferme su chi sia, cosa abbia causato il suo decesso, chi sia l’assassino e su qualunque altra informazione che possa interessare e possa essere utile per ricostruire la sua identità e la sua storia.
Del resto, qualsiasi ipotesi ad oggi sarebbe campata in aria, viste le condizioni in cui i resti sono stati ritrovati e soprattutto considerando che, insieme ai pezzi dei suoi abiti, non sono stati rinvenuti né documenti né oggetti personali che possano essere utili per identificare la donna. L’unico elemento che potrebbe esser utile alle forze dell’ordine sono un paio di scarpe sportive, di marca straniera e tipicamente giovanili che verosimilmente appartenevano alla vittima.
Attualmente si pensa che il corpo sia rimasto lì per mesi prima del ritrovamento e questo spiegherebbe anche le sue condizioni. In ogni caso sarà il medico legale a cui verrà affidato il caso a scoprire cosa sia successo, a capire da quanto tempo esattamente la donna si trovasse in quel luogo, ma anche se la decomposizione sia iniziata e continuata nel terreno in via della Chimica a Marghera, oppure se il luogo del delitto possa essere un altro e i resti siano stati trasferiti lì in un secondo momento.
Nel frattempo comunque la Procura della Repubblica di Venezia ha aperto un fascicolo e gli inquirenti stanno controllando gli elenchi delle persone scomparse negli ultimi tempi, per cercare di capire a chi possa appartenere lo scheletro. Il caso attualmente è aperto.
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