Arresti e perquisizioni a Palermo e a Napoli. La direzione investigativa antimafia ha scoperto un’organizzazione che ingaggiava vittime da sfregiare. L’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa alle assicurazioni e lesioni personali aggravate. Le persone assoldate per 2.000 – 3.000 euro si facevano sfregiare in più e diverse parti del corpo per poi correre al pronto soccorso sostenendo di essere vittime di incidenti stradali e procurarsi un referto per poi chiedere risarcimento alle assicurazioni.
Il procuratore Francesco Lo Voi ha dichiarato: “Dalle intercettazioni emerge una bruttissima associazione per delinquere, gente in stato di indigenza che si prestava a sfregi terribili“. Tra le persone che si sono fatte sfregiare il viso ci sarebbe anche una donna incinta. Una famiglia avrebbe addirittura pensato di ferire la figlia dodicenne per poter portare a casa più soldi. L’indagine è stata condotta dai pm Annamaria Picozzi, Claudio Ferrari e Gaspare Spedale. Tra gli arrestati anche Salvatore Candura, ex collaboratore di giustizia di Palermo che insieme a Vincenzo Scarantino aveva rilasciato false dichiarazioni sulla morte di Paolo Borsellino. L’organizzazione è composta non solo da palermitani ma anche da napoletani. Gli arresti sono avvenuti tra Napoli e Palermo. Nel capoluogo siciliano a finire in manette sono stati: Maurizio Furitano, Pietro Carollo, Francesco La Mattina, Michele Teodoro, Davide Scafidi mentre a Napoli sono stati arrestati Luigi D’Onofrio, Anna Campagna e Luciano Rinaldi.