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Cronaca

Truffa della casa-vacanza a Jesolo: in fumo due caparre da 600 euro l’una

Due famiglie sono state truffate a Jesolo: avevano versato una caparra di 600 euro ciascuna per una casa vacanze già occupata.

Jesolo – Nanopress.it

L’appartamento era gestito da un’agenzia che però era ignara di tutto. Gli inquilini si sono visti alla porta prima una famiglia e successivamente un’altra sabato scorso, tutte e due vittime dello stesso annuncio-truffa.

Truffa della casa-vacanza a Jesolo

Un appartamento nella bellissima Jesolo, a Venezia, era stato fermato da 600 euro di caparra, versati da due famiglie rispettivamente di Treviso e Como. Quando i nuclei familiari composti anche da bambini di pochi mesi sono arrivati sul posto però, si sono accorti della truffa.

I 600 euro di caparra versati da ciascuna famiglia, a fronte di un costo totale di 1000 euro per una settimana di vacanza nella famosa località estiva, sono andati in fumo. Ferie rovinate e amaro in bocca quando hanno scoperto che l’alloggio prenotato per il periodo di ferragosto su un sito internet era già occupato.

Gli inquilini non sapevano nulla della truffa e sono rimasti senza parole quando si sono trovati le due famiglie alla porta. Così come non sapeva nulla l’agenzia immobiliare che gestisce l’appartamento e che lo aveva dato i affitto ai regolari occupanti.

Una disavventura che ha fruttato ai truffatori un guadagno di 1.200 euro, tramite una trappola online di finte case-vacanza in affitto. A raccontare la notizia è stato Il Gazzettino.

Le due famiglie, di cui una con bimbo di 6 mesi e una con un neonato addirittura di un mese, si sono successivamente rivolte a una vera agenzia per cercare di salvare le loro vacanze. Il titolare ha riferito al giornale di aver raccolto il racconto disperato delle due coppie: “Mi hanno detto di aver contattato una signora su un sito di e-commerce e si sono fidati a tal punto da pagare la caparra. Fortunatamente sono riuscito a trovare loro degli appartamenti liberati poco prima”.

Annunci-truffa – Nanopress.it

Le coppie avevano un nome e un cellulare a cui chiaramente però non rispondeva più nessuno. Quello delle truffe online in merito all’affitto degli appartamenti è una piaga ce prosegue da anni e lo stesso titolare dell’agenzia immobiliare lo ha confermato, dicendo che in questo anno ha avuto 4 casi simili, in calo rispetto agli anni passati.

“Il consiglio che posso dare è quello di fare attenzione a ciò che si trova in rete, diffidando da prezzi esageratamente bassi in relazione al periodo della prenotazione. Se possibile, suggerisco di fare le verifiche del caso. Credo comunque che in generale, sia sempre meglio rivolgersi ad agenzie del settore, con una sede reale e persone fisiche, anche perché in caso di problemi si sa con chi si ha avuto a che fare ed è possibile segnalare con precisione i truffatori ai carabinieri. Invece con le truffe online rimane tutto molto vago – nomi falsi, numeri di telefono fittizi – e non si sa davvero con chi si è trattato”.

Truffe analoghe

Alle vittime del raggiro non è rimasto altro da fare che cercare un’altra sistemazione all’ultimo momento, spendendo altri soldi pur di trascorrere al mare la vacanza che da tempo avevano programmato, dopo mesi di duro lavoro.

Un’ingiustizia che si ripete purtroppo ogni anno in diverse parti d’Italia, dove truffe di questo tipo sono molto diffuse. I colpevoli sono difficili da identificare perché gli alloggi sono solitamente gestiti da agenzie che non sanno nulla di questi raggiri truffaldini, così come coloro che regolarmente abitano delle case in questione.

Da nord a sud, in particolare nelle settimane del mese di agosto, sono tante le segnalazioni su questo tipo di annunci in rete. Negli ultimi giorni si sono verificati episodi simili nel Salento e nel Teramano ma in questo caso i responsabili sono stati assicurati alla giustizia.

Nel primo caso, quello della costa salentina, la villa vista mare offerta era tale solo in fotografia, nella realtà invece non rispecchiava quanto dichiarato nell’annuncio. La truffa è costata 500 euro a una donna di 50 anni di Altavilla Irpina che si era precipitata a versare la caparra per non perdere l’opportunità di una vacanza nella splendida località di Torre dell’Orso a Melendugno. Le indagini hanno portato a rintracciare l’autore dell’annuncio-truffa, ovvero un uomo di Brindisi che poi è stato denunciato ai carabinieri grazie alla testimonianza della sventurata.

Il secondo episodio invece, quello ad Alba Adriatica a Teramo, si inserisce in un contesto più ampio nella truffa denominata “casa-vacanze fantasma”. Dei turisti romani hanno allertato le forze dell’ordine abruzzesi dopo che gli alloggi per cui avevano versato le caparre risultavano inesistenti.

Famiglia in partenza per le vacanze – Nanopress.it

Agli indirizzi segnalati sugli annunci, le due famiglie che rispettivamente avevano versato 200 e 300 euro di caparra, hanno scoperto che non esisteva alcun appartamento e le foto pubblicitarie non corrispondevano alle abitazioni presenti in zona.

Dopo un primo momento di delusione è sopraggiunta la rabbia e i truffati in poco tempo sono risaliti alla colpevole, grazie all’aiuto dei carabinieri, così è scattata la denuncia verso una donna. Dalle indagini è emerso che non era la prima volta che si dedicava a queste truffe e non è escluso che altri siano caduti nella sua rete. Per tale motivo le forze dell’ordine stanno facendo controlli approfonditi per verificare se ci siano altre denunce a suo carico, teniamo anche presente che alcuni potrebbero ancora non aver scoperto la truffa.

Le truffe non vanno mai in vacanza insomma anzi proprio nel periodo delle ferie c’è il più alto numero di segnalazioni di questo tipo di raggiri. Il caso di Jesolo è solo l’ultimo di tanti in cui purtroppo si imbattono sventurati turisti.

Claudia Marcotulli

Diplomata in grafica pubblicitaria, amo l'arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura.

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