Truffe luce e gas: come riconoscerle e in che modo ci si può difendere da coloro che intendono raggirarci.
Secondo i dati emersi da una ricerca commissionata da Facile.it, nell’ultimo anno sono aumentate le truffe legate alle utenze di luce e gas. Sarebbero 3,1milioni gli italiani che sono stati raggirati: un giro d’affari che ha portato alla perdita di più di 505 milioni di euro. Bisogna tenere gli occhi aperte e comprendere se ci si trova di fronte a una buona offerta o a una truffa. Ecco come difendersi dai malintenzionati.
A milioni di italiani è capitato di incappare in una truffa legata alle utenze di luce e gas. Precisamente, i truffati sarebbero 3,1 milioni nell’ultimo anno, secondo una ricerca condotta dagli istituti mUp Research e Norstat, commissionata da Facile.it agli .
Un numero destinato a crescere, se non le si riesce a individuare in anticipo e mettere un freno a tale attività truffaldina, che ha fatto intascare ai malintenzionati di turno, secondo quanto comunica la ricerca, oltre 505 milioni di euro.
Una cifra non certamente trascurabile, visto che, poi, a rimetterci sono i comuni cittadini che, oltretutto, negli ultimi mesi, già stanno vivendo le difficoltà scaturite dalla crisi energetica esplosa dopo l’invasione della Russia in Ucraina.
Le truffe sono state maggiormente attuate nell’ambito delle utenze di luce e gas domestiche, alle quali seguono le carte elettroniche, la telefonia mobile, ma anche le assicurazioni per moto e vetture che rappresenta il campo d’azione in cui i truffatori investono di più il proprio tempo, anche perché maggiormente remunerativo.
I raggiri vengono messi in atto, nella maggior parte dei casi, mediante call center fasulli nel 44% dei casi, mentre nel 31% dei casi i truffati sono stati raggirati con le visite porta a porta. Coloro che sono truffati, nel 54% dei casi, non sporge denuncia.
Come mai i truffati sono così reticenti a rivolgersi alle forze dell’ordine dopo aver subito una frode? A questa domanda ci sono più risposte: il 30% degli intervistati ha detto di non aver sporto denuncia, poiché la truffa era legata a un danno economicamente basso, mentre il 26% ha affermato di non aver denunciato, in quanto sicuro che non avrebbe recuperato i soldi perduti.
Oltre ai falsi call center, i truffatori frodano i consumatori con altri strumenti tecnologici: tra questi, il phishing mediante la posta elettronica, via SMS o attraverso messaggi inviati su WhatsApp. Se si cade nella rete dei truffatori e si fornisce loro il POD, ossia il numero di posizione presente in bolletta, si rischia, quasi sicuramente, di avere un contratto intestato senza aver dato il proprio consenso.
Al fine di evitare truffe, come consiglia il sito Facile.it, è doveroso controllare l’identità dell’azienda che ci contatta e capire se è reale o utilizza un nome fittizio non rintracciabile da nessuna parte. Non rispondere mai spinti dalla fretta e, se si vuole comprendere meglio, farsi mandare sempre un contratto scritto, senza dare consensi a voce.
Mai rispondere “sì” o con frasi semplici a numeri che non si conoscono, e che sono potenzialmente, call center, in quanto tali risposte potrebbero essere manipolate ai fini della registrazione di offerte e/o contratti.
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