[didascalia fornitore=”ansa”]Donald Trump e Kim Jong-un statuette nel presepe napoletano[/didascalia]
Donald Trump e Kim Jong-un fanno a gara a chi ce l’ha più grosso. Il riferimento, ovviamente, è al pulsante nucleare che sia il presidente degli Stati Uniti che il dittatore della Corea del Nord vantano di avere sulla propria scrivania, pronto all’uso.
La guerra fredda tra i due paesi, che va avanti da mesi e che rischia di sfociare in un conflitto vero e proprio da un momento all’altro, prosegue dunque a colpi di «ce l’ho più grande io il pulsante nucleare».
Pochi giorni fa aveva cominciato la diatriba Kim Jong-un. Il dittatore, nel messaggio di inizio anno ai cittadini nordcoreani, aveva tuonato: «Sulla mia scrivania c’è un pulsante nucleare, l’intera area degli Stati Uniti continentali è sotto il raggio d’azione nucleare». Con tanto di minaccia: «Che non inizino mai una guerra contro di me o il mio Paese».
La risposta di Trump non si è fatta attendere. Questa la risposta su Twitter del presidente degli Stati Uniti, nella bufera per aver spostato a Gerusalemme l’ambasciata USA: «Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha appena dichiarato che “il pulsante nucleare è sempre sulla sua scrivania”. Qualcuno di questo regime esaurito e alla fame lo informi per favore che anch’io ho il pulsante nucleare ma è molto più grande e più potente del suo, e il mio funziona». Chi ha ragione? L’umanità, tutta, spera di non doverlo mai scoprire.
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