L’ex presidente Usa Donald Trump è stato convocato ufficialmente a recarsi a testimoniare presso la Camera degli Stati Uniti in merito all’assalto a Capitol Hill.
Gli Stati Uniti e il resto del mondo hanno osservato con apprensione l’evolversi dei fatti. Un attacco al potere e alle istituzioni messo a punto dai seguaci di Trump. Si è trattato di qualcosa di inedito fino a quel momento. I tanto decantati brogli elettorali che Trump continuava a sostenere hanno dato il via a un meccanismo pericoloso.
Trump convocato a testimoniare
La comunicazione formale della Camera degli Stati Uniti che invita l’ex premier a testimoniare in merito all’assalto avvenuto il 6 gennaio 2021 a Capitol Hill è arrivata. Un episodio che ha attirato l’attenzione del mondo intero e che Trump ha spalleggiato in diretta Twitter.
La rivolta nasce durante gli ultimi spogli elettorali che avrebbero, a suo avviso, favorito lo sfidante Biden che si è poi insediato al governo. Trump ha parlato spesso della questione, lui e il suo staff curano molto la posizione social e il confronto con i fan. L’ex premier aggiorna quotidianamente i suoi contenuti per avere un filo diretto coi seguaci. Il gruppo più estremo di sostenitori di Trump ha letteralmente assaltato Capitol Hill durante l’ufficializzazione dei risultati elettorali.
Oltre a danni ingenti e un segnale che ha profondamente segnato una spaccatura già esistente negli Usa si è creato così un movimento più estremo che supporta Trump con convinzione e lo fa tutt’ora.
Il processo su Capitol Hill
Le indagini su Capitol Hill sono andate avanti per mesi e molte persone hanno già testimoniato. In questi giorni stanno arrivando provvedimenti ad alcuni degli imputati. Non è un caso semplice e si è cercato di sviscerare prima la fascia più estrema che è pronta ad abbracciare armi e ora si stanno valutando le cariche politiche e governative implicate nella questione ma non condannate.
La convocazione della Camera statunitense è arrivata venerdì a Trump e si presume che sia per il 14 novembre e potrebbe durare giorni. L’ex presidente ha tempo fino al 4 di novembre per inviare alla commissione documenti e materiale richiesto.
Il repubblicano potrebbe anche decidere di non presentarsi alla Camera e andrebbe in contro ad un provvedimento penale. Lo stesso che è accaduto in queste ore allo stratega dell’ex premier Bannon, condannato a 4 mesi di reclusione e a una multa.
Un momento delicato sotto al punto di vista dei sostenitori di Trump che tengono costantemente alta l’attenzione e sono pronti ad intervenire su indicazione del loro leader. Biden si è detto molto preoccupato per l’escalation di violenza dei maga ovvero i sostenitori del suo oppositore.
Le autorità governative hanno fatto sapere che la questione Capitol Hill verrà portata alla luce e non saranno mai più tollerare forme violenza e distruzione e soprattutto di potenziale pericolo per cittadini innocenti.