Elon Musk ha vinto: Donald Trump, l’ex presidente degli Stati Uniti, tornerà su Twitter. Meglio: potrebbe farlo se lo volesse. Nonostante il sondaggio lanciato ieri dal proprietario del social network abbia registrato un 51,8% di risposte favorevoli al reintegro del tycoon, infatti, lui ha deciso che preferisce stare sul suo Truth, la piattaforma creata dopo che era stato cacciato dai social in seguito all’assalto di Capitol Hill.
Certo, un minimo (molto di più) di gratitudine l’ha dimostrata Trump al fondatore di Tesla e uomo più ricco del mondo, che ha salutato la sentenza delle oltre 15 milioni di persone che hanno votato nel suo sondaggio con una massima latina: “Vox populi, vox dei“, la voce del popolo è la voce di dio.
Trump è stato riammesso su Twitter, ma rimarrà su Truth, ha detto
Eccolo di nuovo, Donald Trump su Twitter, proprio come vuole il suo ora proprietario Elon Musk. E il 51,8% delle oltre 15 milioni di persone che ieri si sono prese la briga di rispondere al sondaggio che l’uomo più ricco del mondo ha lanciato sul social network.
In effetti, qualche minuto prima che il web desse la sua sentenza, l’account del tycoon ed ex presidente degli Stati Uniti, già candidato anche per le presidenziali del 2024, era già stato riattivato dopo quasi due anni di inattività così come annunciato dallo stesso fondatore di Tesla poco dopo con un tweet in cui ha parlato anche in latino: “Vox populi, vox dei“, ha scritto.
The people have spoken.
Trump will be reinstated.
Vox Populi, Vox Dei. https://t.co/jmkhFuyfkv
— Elon Musk (@elonmusk) November 20, 2022
Tutto bellissimo insomma per i due, peccato che Trump abbia deciso che, nonostante il parere positivo della comunità online, lui rimarrà sul suo Truth, la piattaforma creata ad hoc dopo l’assalto di Capitol Hill che gli era costato l’inattività su tutti i social network, anche quelli di Meta. “Votate con positività ma non preoccupatevi, non andrò da nessuna parte“, aveva scritto sul suo “speciale” megafono, così come lo ha definito.
Non solo, perché in un video collegamento con l’assemblea della Republican Jewish Coalition, pur ringraziando il proprietario di Twitter, aveva già spiegato come il suo social funzionasse meglio, mentre quello che lo aveva bannato aveva molto problemi, oltre che tanti account falsi e bot.
Perché Trump è stato sospeso quasi due anni fa
Se mai tornerà indietro sulle sue posizioni, Trump, non si sa. Considerato che gran parte della sua fortuna elettorale, nel 2016, è stata costruita proprio su Twitter non è così difficile credere che potrebbe ripensarci. D’altronde, come è stato dimostrato, il nuovissimo proprietario sta dalla sua parte, e già lo aveva fatto capire da maggio, quando era solo in odore di comprare il social dei cinguettii.
Ma vi ricordate il motivo per cui il tycoon era stato bandito dal web tanto da doversi creare una piattaforma tutta sua? Abbiamo già accennato a Capitol Hill. Ecco, a qualche giorno dall’insediamento del suo successore alla Casa Bianca, Joe Biden, l’ex presidente a stelle e strisce aveva istigato i suoi followers a compiere l’assalto del 6 gennaio, appunto finendo non solo nel mirino dei proprietari dei vari social, ma anche di una commissione parlamentare e di un procuratore speciale nominato. Se sul resto non si è mai espresso, per quanto riguarda la decisione del ban dai social, Musk l’aveva definita “moralmente sbagliata e assolutamente stupida“.
Così come stupido deve essergli sembrata che anche altri account siano stati silenziati dai vecchi proprietari, tanto che appena sbarcato alla guida, e dopo aver contribuito a licenziamenti ed esodi di massa, ha deciso di riattivare anche Kathie Griffin, Jorden Peterson e Babylon Bee. In quel caso non è dovuto ricorrere a stratagemmi come sondaggi, ma per Trump, ecco, voleva essere un po’ più sicuro.