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Svelato il “contratto con gli americani” di Donald Trump: il neo presidente degli Stati Uniti ha annunciato lunedì 21 novembre il suo programma di governo per i primi 100 giorni sia in campo economico ed energetico che in quello del lavoro e dell’immigrazione. Rispetto a quanto affermato in campagna elettorale, nella sua dichiarazione Trump non ha fatto però alcuna menzione al muro al confine con il Messico.
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Con un video che ha condiviso anche sul suo profilo Twitter ufficiale, Donald Trump ha dichiarato le sue intenzioni di ritirare gli USA dal TTP (Trans-Pacific Partnership), il trattato Trans-Pacifico di libero commercio che coinvolge dodici paesi dell’area Asia-Pacifico, : “Per quanto riguarda il commercio, preparerò una dichiarazione d’intento per ritirare gli Stati Uniti dalla Trans Pacific Partnership, un potenziale disastro per il nostro Paese. Al suo posto negozieremo dei trattati commerciali bilaterali che siano equi e questo riporterà industrie e lavoro sul territorio americano”.
.@transition2017 update and policy plans for the first 100 days. pic.twitter.com/HTgPXfPWeJ
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 21 novembre 2016
Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico degli Stati Uniti, Trump si è detto intenzionato a favorire l’energie fossili invece che quelle rinnovabili, cancellando qualsiasi tipo di restrizione in questo campo: “Per quanto riguarda l’energia, cancellerò tutte le restrizioni sulle produzioni di energia americana che distruggono posti di lavoro nel settore, compresi il gas di scisto e il carbone pulito, creando vari milioni di posti di lavoro con salari elevati”.
In ambito della sicurezza nazionale, Trump ha anche annunciato una politica dura contro l’immigrazione clandestina e gli abusi riguardanti il programma Visa: “Per quanto riguarda l’immigrazione, chiederò al Dipartimento del Lavoro di aprire un’indagine su tutti gli abusi al programma di visti che minacciano i lavoratori americani”.
Infine il Presidente ha confermato la sua posizione riguardo il rapporto tra lobby e funzionari del governo: questi – ha stabilito – non potranno diventare lobbisti entro i primi cinque anni dopo aver lasciato l’ufficio governativo e non potranno svolgere a vita attività di lobbying per conto di un governo straniero.
“Le politiche sono finalizzate a riformare Washington e la ricostruzione della classe media americana”, questo il fine ultimo che plasma il programma di governo secondo le parole di Donald Trump.