Il secondo dibattito tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, il democratico Joe Biden e il presidente Donald Trump, avrebbe dovuto svolgersi virtualmente “allo scopo di proteggere la salute e la sicurezza di tutte le persone coinvolte“. All’origine della decisione, come spiegato dalla Commissione sui dibattiti presidenziali, la preoccupazione legata al Coronavirus e al recente contagio di Trump. Il confronto era previsto per il 15 ottobre, ma Trump ha subito messo in chiaro che non parteciperà.
Donald Trump, reduce da un ricovero in ospedale dovuto a un’infezione da Coronavirus, avrebbe dovuto partecipare al dibattito dalla Casa Bianca. Il Tycoon ha però subito fatto sapere che “se sarà virtuale, non parteciperò”. Il dibattito, avrebbe dovuto tenersi a Miami, a moderarlo Steve Scully di C-Span.
“Mi sento perfettamente, non penso di essere contagioso” ha detto Trump al telefono con Fox News per respingere il format del dibattito virtuale. “Per noi non è accettabile” ha ribadito il presidente americano che ha accusato la Commissione organizzatrice di voler “proteggere” il candidato democratico Joe Biden. “Non sprecherò il mio tempo in un dibattito virtuale” ha aggiunto. “Questo non ha nulla a che fare con quello che dovrebbe essere un dibattito. Si sta seduti dietro un computer e si parla, è questo un dibattito? Ridicolo. E poi possono tagliarti ogni volta che vogliono”. Trump ha avuto da ridire anche sul moderatore scelto per il confronto: “Non è mai stato un ‘Trumper” ha detto.
In seguito anche lo staff di Trump ha confermato: la decisione “unilaterale” della Commissione di cancellare il dibattito in persona è patetica ed è solo una “triste scusa per salvare Joe Biden”. Invece del dibattito virtuale “ci sarà un comizio”.
Dopo la notizia del rifiuto di Trump, Biden ha annunciato che, invece del dibattito, risponderà alle domande degli elettori il 15 ottobre. A rivelarlo la campagna dell’ex vicepresidente. “Biden era pronto ad accettare la proposta della commissione per i dibattiti per un town hall virtuale, ma il presidente l’ha rifiutata” perché “non vuole affrontare le domande degli elettori sui suoi fallimenti sul Covid-19 e sull’economia”, recita una nota dello staff del candidato democratico. Biden “troverà un luogo appropriato per rispondere direttamente alle domande degli elettori il 15 ottobre. Ci auguriamo che la commissione sposti il town hall al 22 ottobre, in modo che il presidente non possa sottrarsi alle sue responsabilità”.
Joe Biden subito dopo la decisione della Commissione di tenere il prossimo dibattito presidenziale in modo virtuale aveva detto di: “Non vedere l’ora di parlare direttamente al popolo americano e di confrontare il suo piano per unire il Paese e ricostruirlo meglio di quanto abbia fatto la fallimentare leadership di Donald Trump con il Coronavirus che ha gettato la forte economia ereditata nel peggior declino dai tempi della Grande Depressione”.
Notizia aggiornata alle ore 19.30
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