Non c’è pace per Donald Trump. Ora, ad accusarlo di averla denigrata e a chiedere un ulteriore risarcimento danni per ciò che le ha causato, è la scrittrice Jean Carroll.
La donna, infatti, ha deciso che tornerà in tribunale a chiedere dei danni aggiuntivi all’ex presidente degli Stati Uniti, per alcune osservazioni he il tycon le avrebbe rivolto.
Ancora in tribunale e, ad esser protagonista è, ancora una volta, l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. A trascinarlo in un’aula giudiziaria è, questa volta, la scrittrice Jean Carroll. La donna ha, infatti, deciso di tornare in tribunale per chiedere a Trump danni aggiuntivi “molto sostanziosi”, circa le osservazioni denigratorie che ha fatto su di lei alla CNN.
Trump, infatti, il giorno dopo essere stato dichiarato responsabile in una causa civile durante la quale è stato condannato per aggressione sessuale nei confronti della scrittrice, non ha lesinato a osservazioni denigratorie contro la Carroll. Per questo, lei ha deciso di passare alle vie legali e di portarlo in tribunale e chiedere i danni.
La Carroll, infatti, è intenzionata a chiedere ulteriori 10 milioni di dollari di risarcimento. I suoi avvocati affermano che le osservazioni fatte dall’ex presidente, come risposta alle sue accuse di aggressione sessuale, le hanno rovinato la reputazione, tanto che la Carroll ha perso l’incarico di editorialista che ricopriva, da molto tempo, per la rivista “Elle”.
Ma lo scontro fra i due da dove nasce? La scrittrice ha accusato Trump di averla violentata e, per giunta, anche diffamata dandole della “pazza”, dicendo che aveva montato il tutto per pura propaganda. Dal canto suo, la Carrol ha citato in giudizio l’ex presidente degli Stati Uniti, accusandolo di averla stuprata all’interno di un camerino di un grande magazzino, un episodio avvenuto a metà degli anni Novanta ma che, in un libro del 2019, era già venuto alla luce.
“Trump mi ha violentata e, quando ne ho scritto, ha detto che non era vero” – ha dichiarato la Carroll davanti ai giudici del tribunale di New York, all’udienza del processo civile. Dall’altro lato, però, c’è anche il fatto che la scrittrice ha deciso di denunciare e far conoscere a tutti ciò che era successo troppo tardi, rispetto a quando sono avvenuti i fatti, arrivando così a portare i reati dei quali accusava Trump in prescrizione.
Questo, però, non è bastato all’ex presidente per evitare di pronunciare, contro la donna, ulteriori osservazioni denigratorie che hanno portato la stessa Carroll a decidere di non fermarsi qui e di riportare, nuovamente, Trump in tribunale, chiedendo questa volta “danni aggiuntivi molto sostanziosi”, così come è stato descritto, per far sì che questa vicenda possa concludersi per sempre.
Ma siamo certi che, poi, tutto finirà lì? Staremo a vedere.
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