Attraverso uno studio, condotto dal Memorial Sloan Kettering Cancer Center, si è scoperto che l’immunoterapia ablativa può sradicare il tumore al colon retto.
Secondo i dati emersi da un recente studio, condotto dal Memorial Sloan Kettering Cancer Center, l’immunoterapia ablativa può essere di grande aiuto per la recessione del tumore al colon retto, tanto da poter farlo sparire del tutto.
L’immunoterapia ablativa sfrutta il sistema immunitario del corpo come alleato contro il cancro. La studio clinico del MSK si è focalizzato – per la prima volta in assoluto – sull’immunoterapia e se questa terapia, da sola, potesse debellare il tumore al colon retto non diffusosi ad altri tessuti, in un sottogruppo di pazienti il cui tumore conteneva una specifica mutazione genetica, nota come deficit di riparazione del disadattamento.
Ciò significa che le cellule non sono in grado di riparare gli errori nel DNA e avviare, così, un processo che può portare al cancro. Otto dei 12 pazienti descritti avevano la sindrome di Lynch, una condizione genetica che comporta un rischio molto più elevato di cancro al colon.
Uno dei 14 pazienti che sono stati coinvolti nello studio, Sasha Roth, ha affermato che “Il dottor Andrea Cercek mi ha detto che un team di medici ha esaminato i miei test“, e ha aggiunto che “dal momento che non riuscivano a trovare alcun segno di cancro, il dottor ha detto che non c’era motivo per farmi sottoporre alla radioterapia“.
Questi stessi straordinari risultati sarebbero stati ripetuti per tutte le 14 persone. L’ospedale afferma che, sebbene finora sia tratti di un studio dalle dimensioni ridotte, i risultati sono così impressionanti che sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine e presentati al più grande raduno nazionale di oncologi clinici a giugno 2022.
In ogni caso, il cancro del retto è scomparso dopo l’immunoterapia, senza la necessità di sottoporre i pazienti ai trattamenti standard di radioterapia, chirurgia o chemioterapia, e il cancro non è tornato in nessuno dei pazienti.
“È incredibilmente gratificante“, afferma il dottor Cercek, “vedere queste lacrime felici e le e-mail contente dai pazienti in questo studio che terminano il trattamento e si rendono conto: ‘Oh mio Dio, riesco a mantenere tutte le mie normali funzioni corporee che temevo di aver perso a causa di radiazioni o degli interventi chirurgici”.
Essendo la primo paziente ad arruolarsi nello studio, il team di ricerca aveva, inizialmente, ipotizzato che l’esperienza di Sascha potesse rivelarsi un valore anomalo.
La paziente, poi, ha spiegato:
“Prima di venire all’MSK, gli oncologi di un altro centro medico mi avevanp detto che avevo bisogno di chemio, radiazioni e chirurgia. Ricevere, invece, infusioni di immunoterapia ogni poche settimane a New York, senza effetti collaterali, sembrava un gioco da ragazzi in confronto”.
Come parte dello studio, Sasha Roth ha ricevuto il farmaco contro il cancro, Jemperli, prodotto da GSK. Il trattamento ha ridotto il suo cancro fino a renderlo non rilevabile, ciò che i medici chiamano una risposta completa. Hanno fatto lo stesso per gli altri 13 partecipanti alla sperimentazione clinica, i quali, come la Roth, avevano un cancro del retto localmente avanzato. Finora, a tutti loro sono state risparmiate radiazioni, chemioterapia e interventi chirurgici sfiguranti che spesso comportano la rimozione del retto.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…