Tumore al colon: quali sono i sintomi e la cura? La patologia colpisce l’ultimo tratto dell’intestino ed è determinata dal fatto che, in casi di questo genere, le cellule si scindono e crescono senza controllo, determinando lo sviluppo di una massa anomala. Può capitare che il tumore non invada il tessuto e le parti del corpo vicine e in questo caso si parla di un tumore benigno. Tuttavia in genere la malattia può essere anche fatale, configurandosi come un cancro maligno. Molto spesso un tumore al colon non ha sintomi evidenti, anche se possono manifestarsi cambiamenti nelle abitudini intestinali. Per la cura, si deve ricorrere all’intervento chirurgico e poi alla radioterapia o alla chemioterapia.
I sintomi
I sintomi del tumore al colon non sono spesso molto evidenti. In genere la diagnosi precoce è una condizione molto importante, perché potrebbe aumentare le probabilità di guarigione. Per questo, a seconda dell’età, della storia familiare e medica, a volte è necessario rendere più approfonditi gli esami al colon, come, ad esempio la colonscopia. Bisogna fare attenzione e far valutare la propria situazione da un medico, in quanto i sintomi del cancro al colon sono spesso molto simili a quelli di altri problemi intestinali, come stanchezza, mancanza di appetito, perdita di peso.
Si possono avere anche delle perdite di sangue nelle feci, a seconda se il tumore sia più o meno vicino al retto, e si possono verificare dei cambiamenti nelle abitudini intestinali, come la diarrea o la stitichezza. Se la massa tumorale diventa molto grande, può determinare un blocco intestinale. Si può verificare così un dolore molto intenso nell’area addominale, con l’impossibilità di defecare.
La cura
Il primo passo da compiere per la cura del tumore al colon è quello di sottoporsi ad un intervento chirurgico, per eliminare la massa tumorale. Durante l’intervento chirurgico alcuni linfonodi ingrossati nell’addome vengono prelevati ed analizzati, per capire se le cellule malate si siano diffuse in altre parti del corpo.
A seconda dell’estensione della malattia, potrebbe essere necessario sottoporsi ad un trattamento di radioterapia o di chemioterapia. La prima spesso è utilizzata soprattutto nei pazienti che sono stati colpiti soprattutto nel retto e certe volte viene eseguita prima dell’intervento chirurgico. Viene praticata con radiazioni ad elevata energia. La chemioterapia, invece, può essere eseguita per via orale o per via endovenosa.
Durante l’intervento chirurgico, i medici possono riscontrare la necessità di praticare una colostomia: si tratta di creare un ano artificiale, per rendere possibile la comunicazione del colon con l’esterno. Non è detto che la colostomia debba essere persistente nel tempo, perché potrà anche essere chiusa chirurgicamente qualche mese dopo.