Tumore+al+seno%2C+novit%C3%A0+nel+trattamento+post-operatorio+contro+le+recidive
nanopressit
/articolo/tumore-al-seno-novita-nel-trattamento-post-operatorio-contro-le-recidive/356331/amp/
Categories: Mondo

Tumore al seno, novità nel trattamento post-operatorio contro le recidive

Per le pazienti con tumore al seno Her2+ c’è una nuova terapia post-operatoria che ha il merito di ridurre la possibilità di recidiva. Di questa novità ci ha parlato il professor Michelino De Laurentiis, direttore dell’Oncologia senologica all’Ospedale Pascale di Napoli. Ecco tutto quello che occorre sapere.

Un passo in avanti contro le recidive

Le pazienti con tumore al seno Her2+ rischiano di più la recidiva e sono più resistenti ai trattamenti somministrati in fase pre-operatoria. Ma grazie ad un nuovo farmaco, utilizzato nel post-operatorio, è però possibile ridurre le probabilità di ricomparsa della malattia. Di questa novità ci parla l’esperto Michelino De Laurentiis.

“È importante individuare il rischio recidiva, soprattutto alla luce di nuovi studi che ci indicano che possiamo correggere la rotta nella fase postoperatoria”, afferma l’oncologo. “Se noi facciamo un trattamento preoperatorio e ci rendiamo conto che il tumore non è totalmente sparito, ovviamente ci troviamo di fronte a una paziente che, avendo una malattia più resistente al trattamento effettuato, ha un rischio elevato di recidiva. Ma abbiamo anche la possibilità, sulla base di uno studio recentemente presentato, mi riferisco allo studio Khaterine, di cambiare il trattamento nella fase postoperatoria, recuperando ampiamente queste pazienti e portandole a un rischio decisamente basso e accettabile”, assicura.

“La percentuale delle pazienti in cui non viene raggiunta una risposta completa – continua il primario – è variabile a seconda delle caratteristiche del tumore. È maggiore per i tumori che non hanno i recettori ormonali ma hanno l’Her2 amplificato. Complessivamente possiamo dire che il 40% dei tumori lascia un residuo all’atto dell’intervento chirurgico pur avendo ricevuto, nella fase preoperatoria, un trattamento neoaudiuvante”.

Lo studio Katherine

“Lo studio Katherine – sottolinea De Laurentiis – ci indica con chiarezza che, per i tumori Her2 positivi individuati in quei casi che sono resistenti al trattamento pre-operatorio, possiamo intervenire cambiando la terapia post-operatoria. Ossia indirizzarla verso questo nuovo farmaco – il trastuzumab emtansine – che riduce della metà (rispetto a trastuzumab) il rischio di recidiva nelle pazienti con carcinoma mammario Her2+”, conclude il primario.

In collaborazione con AdnKronos

Kati Irrente

Giornalista per vocazione, scrivo per il web dal 2008. Mi occupo di cronaca italiana ed estera, politica e costume. Naturopata appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d'autore.

Recent Posts

I femminicidi sono una piaga sociale: oggi i funerali di Aurora, la 13enne uccisa dall’ex

A quasi un anno dalla morte di Giulia Cecchettin, evento brutale che ha acceso un’ulteriore…

8 ore ago

Pensioni, fino a 43 mesi di sconto sull’età: chi potrà usufruirne

E sono sempre di più gli italiani che vorrebbero andare in pensione in anticipo. Per…

2 mesi ago

Lazio, mostra quanto spende per una cena: il costo insolito

Lazio, l'utente mostra quanto spende per una cena: il costo è davvero insolito e scatena…

2 mesi ago

Trova una strana valigia nel bidone della spazzatura: ecco cosa contiene

Quest'uomo trova una strana scatola nel bidone della spazzatura e quello che scopre mette davvero…

2 mesi ago

Vendi e guadagna: con 3 bottoni crei l’impensabile

Vendi e guadagna con le tue creazioni: con 3 bottoni crei l'impensabile e piace molto…

2 mesi ago

In arrivo arretrati fino a 4000 euro: ecco per chi sono

In arrivo arretrati fino a 4000 euro: ecco per chi sono. Proprio questi cittadini italiani…

2 mesi ago