Non ci sono fonti certe che una dieta ad hoc per malattie come la neoplasia mieloproliferativa cronica possa avere un qualche impatto su di essa, ma certamente può essere di aiuto per ridurre i rischi derivanti dalle complicazioni.
Non è ovviamente possibile sconfiggere questa malattia, così come altre, solo attraverso un’alimentazione specifica, ma certamente alcuni cibi possono aiutare i pazienti a ridurre i rischi di complicanze derivate dalla malattia.
Una dieta equilibrata e bilanciata può perciò ridurre il rischio di importanti complicanze, come ad esempio il carico a svantaggio del sistema cardiovascolare.
Per i pazienti con MPN è spesso consigliato intraprendere una sana dieta mediterranea. Vediamo insieme in cosa consiste.
La dieta mediterranea, più che un semplice agglomerato di alimenti, è un vero e proprio stile di vita.
Sono già stati studiati e accertati i molteplici benefici di questo tipo di alimentazione, che a quanto pare, viene spesso utilizzata nella prevenzione e gestione di numerose malattie.
Per essere certi dei benefici che questo tipo di dieta possa portare a soggetti affetti da mielofibrosi, poliritmia vera o trombocitemia, è stato essenziale avviare uno studio in merito.
Lo studio clinico si basa su un campione di circa 900 persone con comprovata presenza di malattie mieloproliferative.
L’idea di avviare questa ricerca è stata dettata dal fatto che una prima sperimentazione aveva fatto emergere i benefici apportati da questa dieta ai pazienti.
Certamente l’alimentazione, a prescindere dalle patologie che uno presenta, è da tenere sotto controllo, in quanto spesso è la sregolatezza stessa nel consumo degli alimenti il primo fattore scatenante di malattie.
In cosa consiste questa famosa dieta? Vediamolo insieme.
In primis, alla base di questa piramide, troviamo come pilastro portante le verdure possibilmente fresche, un po’ di frutta e i cereali.
Successivamente troviamo il latte e i suoi derivati, come lo yogurt.
L’olio extravergine di oliva, rigorosamente a crudo, non può certamente mancare, insieme ad aglio, cipolla, spezie ed erbe aromatiche.
Queste ultime consigliate come ottimo sostituto del sale, che in quantità eccessiva può essere dannoso.
Qualche gradino più in su troviamo tutti quelli da non consumare giornalmente, ma a cadenza settimanale. Stiamo parlando delle proteine.
Tra queste sono da preferirsi il pesce e i legumi e a seguire le uova e i formaggi.
Troviamo poi quasi al vertice, tutti quegli alimenti da consumare con più moderazione rispetto agli altri.
Di questi ultimi, si consiglia l’assunzione di massimo due porzioni a settimana. Parliamo della carne rossa.
Al penultimo gradino troviamo gli insaccati come i salumi e infine i dolci, da consumare il meno possibile, in quanto presentano una quantità di zucchero e grassi molto elevata e dannosa al nostro corpo.
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