I numeri sui tumori in Europa, con la loro incidenza e le statistiche sulla diffusione, mettono in rilievo alcune grandi differenze sulle neoplasie, soprattutto sulla probabilità di superare la malattia. E’ questo ciò che è emerso dai risultati dello studio EUROCARE 5, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e dalla Fondazione IRCSS Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. L’indagine ha preso in considerazione più di 10 milioni di pazienti, ai quali, nel periodo fra il 1955 e il 2007, sono stati diagnosticati diversi tipi di cancro. Seguiti fino al 2008, è emerso che la sopravvivenza dei malati è più bassa in media nell’Est europeo, mentre si rivela più alta nell’Europa centrale.
La sopravvivenza in Europa
Gli autori dello studio hanno sottolineato che, operando un confronto sulla sopravvivenza nel complesso di tutti i tumori in Europa, i Paesi dell’est, la Danimarca e la Gran Bretagna hanno i valori di sopravvivenza più bassi nel vecchio continente.
Gli esperti hanno messo in evidenza che la possibilità di sopravvivenza è collegata con la spesa sanitaria nazionale. I valori più alti per ciò che riguarda la possibilità di sopravvivere in seguito alla malattia sono stati registrati nei Paesi in cui la spesa sanitaria è stata oggetto di un aumento. L’unica eccezione è rappresentata dalla Danimarca e dalla Gran Bretagna.
La sfida è adesso quella di evitare le disuguaglianze, soprattutto garantendo a tutti l’opportunità, in ogni parte d’Europa, di accedere alle terapie migliori, sia per i farmaci innovativi che per la radioterapia e la chirurgia. Gli autori dello studio hanno affermato che sono inaccettabili delle disuguaglianze all’interno dell’Unione Europea.
La situazione in Italia
Anche in Italia sono stati compiuti dei passi davvero importanti per ciò che riguarda la possibilità di curarsi e di sopravvivere ad un tumore. I numeri sulla diffusione dei tumori in Italia dimostrano come la ricerca medica sia riuscita a compiere dei grandi progressi. Le statistiche, però, fanno comprendere come la sopravvivenza cambi nel nostro Paese a seconda del tipo di neoplasia. Ad esempio, la sopravvivenza nel caso dei tumori del sangue è generalmente in linea con il valore medio europeo.
Questo, però, non vuol dire che non esistano dei punti critici, sui quali gli esperti fanno notare che sarebbe meglio intervenire, per migliorare soprattutto i servizi resi dal Sistema Sanitario. E’ stato fatto notare che si dovrebbe puntare maggiormente su una diagnosi precoce, sulla qualità dei trattamenti, sugli stili di vita e sui fattori socio-economici, che influenzano anche la prognosi.
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