Il 2023 si prospetta un anno positivo per quanto riguarda i tumori: uno studio italiano ha evidenziato un calo per quanto riguarda la mortalità, sia in Europa che nel Regno Unito. Ecco le percentuali.
Il tumore, come sappiamo, è una delle malattie più comuni sul quale si continuano a fare ricerche, per trovare quante più cure possibili che permettano di salvare tante e più vite.
Questo probabilmente sta già capitando, come riporta uno studio della rivista Annals of Oncology, che da 13 anni pubblica le percentuali di casi di cancro nell’UE e anche nel Regno Unito. Nel 2023, a quanto pare, si prevede un forte calo di mortalità da tumore.
Annals of Oncology è lo studio coordinato dall’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con l’Università di Bologna, sostenuto dalla Fondazione Airc, contro il cancro.
Sono 13 anni che viene condiviso un rapporto molto importante, ovvero quello sulla ricerca riservata ai tumori. Anche quest’anno è arrivato e la notizia è che nel 2023 le morti per cancro potrebbero diminuire, in Europa e nel Regno Unito.
Secondo le stime della ricerca, ci sarà un calo del 6,5% di mortalità per tumore negli uomini e il 3,7% nelle donne, partendo dal 2018 fino ad arrivare al 2023.
I ricercatori dello studio, coordinati dal professor Carlo La Vecchia, epidemiologo, si sono basati sui dati relativi ai decessi pubblicati dall’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), analizzando i tassi di mortalità sia nell’Unione Europea sia nel Regno Unito.
Per effettuare questa ricerca molto dettagliata, i ricercatori hanno studiato cinque tra le nazioni più popolose: parliamo della Francia, la Germania, l’Italia, la Polonia e la Spagna.
Lo studio si focalizza su determinate tipologie di tumori, quelle più comuni, ovvero quello allo stomaco, al pancreas, al polmone, alla mammella, all’utero, all’ovaio, alla prostata, alla vescica e le leucemie.
Uno dei dati che fuoriesce è che il tumore al polmone è uno dei più diffusi in Italia, cresciuto del 5.6% tra le donne.
Comunque, la tendenza generale è positiva, in quanto si stima un calo molto importante da quest’anno in poi sui possibili morti per cancro.
Secondo il professor La Vecchia, se l’andamento dovesse continuare in questa direzione, entro il 2035 si potrà vedere una riduzione di mortalità del 35%:
“Il controllo del consumo di tabacco ha contribuito a questi andamenti. Per mantenerli nel tempo sono necessari ulteriori sforzi per controllare l’epidemia di sovrappeso, obesità e diabete, limitare il consumo di alcol, migliorare la diagnosi precoce e le terapie, e controllare le infezioni virali per le quali esistono vaccini e terapie”
Secondo l’epidemiologo ci sono speranze e margini di miglioramento, se si attueranno determinati comportamenti tra la popolazione.
Il fumo è ancora un grande problema, soprattutto per le donne, da come riportano i dati. Infatti, la mortalità per tumore del polmone nelle donne è del 14% in Francia, del 5,6% in Italia e del 5% in Spagna.
Il controllo del tabagismo è fondamentale per poter pian piano, negli anni, ridurre queste percentuali sempre di più.
Altri fattori di rischio per i tumori sono l’obesità, il sovrappeso, che possono causare il tumore al colon.retto, allo stomaco e anche alla mammella post menopausa.
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