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Dopo il fallito golpe in Turchia arriva ‘la risposta di Wikileaks alle epurazioni’ di Recep Tayyip Erdogan. L’organizzazione fondata da Julian Assange ha pubblicato online sul proprio portale 295 mila email del partito Akp del presidente turco.
Nella pagina principale dedicata al ‘database turco’, Wikileaks ha pubblicato una vignetta dove un Erdogan vestito da sultano vola su un tappeto a forma di lettera, con la quale urta una colonna di un tempio che reca la scritta ‘Democrazia’. L’organizzazione avverte che è solo l’inizio: “Oggi, alle ore 23 (ora di Ankara), Wikileaks pubblica la prima parte delle email dell’Akp. L’Akp, o il Partito della giustizia e dello sviluppo, è il partito al governo in Turchia ed è la forza politica dietro al presidente del Paese, Recep Tayyip Erdogan”.
RELEASE: 294,548 emails from Turkey's ruling political party, Erdoğan's AKP #AKPemails https://t.co/1Yof7YZpH7 pic.twitter.com/vFw8KLMIsX
— WikiLeaks (@wikileaks) 20 luglio 2016
L’autorità per le comunicazioni della Turchia ha bloccato l’accesso al sito web di Wikileaks nel Paese. L’organismo ha fatto sapere che “una misura amministrativa” è stata presa contro il sito, espressione solitamente utilizzata per indicare il blocco dell’accesso al servizio online. Wikileaks ha scritto sul sito che si tratta della “prima parte delle email dell’Akp”, con il messaggio più recente risalente al luglio 2016 e il più vecchio al 2010, e che la pubblicazione è una risposta alle epurazioni attuate dopo il tentativo di golpe.
“Il materiale – spiega l’organizzazione – è stato ottenuto una settimana prima del tentato golpe. Tuttavia, Wikileaks ha posticipato la sua pubblicazione in risposta alle epurazioni del governo. Abbiamo verificato il materiale e la fonte che non è collegata in alcun modo agli elementi dietro al tentato golpe o a un partito politico o Stato rivali”.