Dopo gli anni difficili legati alla pandemia finalmente il turismo in Italia ripartirà, a confermarlo è stato l’istituto Demoskopika.
Il 2023 potrebbe essere un anno da record e a sperarlo sono molti lavoratori del settore, che hanno tirato un sospiro di sollievo anche dopo la diffusione dei dati emersi dalle previsioni dell’istituto che si occupa di ricerche di opinioni e di mercato.
Boom del turismo in Italia
Il settore del turismo è in forte crisi in seguito alla pandemia e alla crisi economica che sta investendo il nostro Paese e forse questi due elementi sono collegati, però stupiscono le previsioni dell’Istituto di Ricerca, Demoskopika, che parla invece di un settore in forte crescita che quest’estate potrebbe far registrare dati da record.
Secondo le previsioni, la crescita sarà del 12% rispetto all’anno precedente, con 442 milioni di presenze. Buoni segnali di ripresa anche per quanto riguarda l’incoming, infatti gli arrivi potrebbero essere intorno ai 127 milioni, con un rialzo dell’11% rispetto al 2022.
Insomma dei dati che fanno ben sperare per la ripresa economica di un settore sofferente e per la conferma che l’Italia è una delle mete più ambite dagli stranieri ma anche ricca di luoghi che gli italiani amano scoprire.
La spesa delle vacanze di quest’anno sfiorerebbe la soglia degli 89 miliardi di euro e la crescita stimata è di circa il 23% prendendo in considerazione l’anno scorso. Ottimi numeri che comunque non raggiungono le presenze del periodo fra il 2018 e il 2019, ovvero pre pandemia.
I rialzi nell’arrivo di turisti interessano in percentuali diverse tutte le regioni italiane, dai borghi storici e le città d’arte, fino alle mete di montagna più suggestive e ancora alle località marine più rinomate. C’è anche la voglia però di scoprire luoghi più sconosciuti.
La varietà delle mete turistiche italiane
Questo settore è molto importante per il nostro Paese, che è stato sempre in testa alle relative classifiche, basti pensare che nel 2019 fu il quinto più visitato al mondo con 65 milioni di arrivi stranieri secondo i dati forniti da Istat.
Il settore turistico genera il 5% del Pil nazionale e rappresenta più o meno la stessa percentuale degli occupati.
Fra strutture ricettive e luoghi di cultura, il flusso dei turisti è una risorsa economica importante per il nostro Paese, da cui arrivano visitatori da ogni parte del mondo, ognuno con i propri interessi.
L’Italia infatti ha una risposta per tutti ed è ricca di patrimonio storico-architettonico, attrazioni balneari, luoghi per il turismo invernale ma anche per quello religioso, sempre più diffuso.
Sono tante le mete di pellegrinaggio, prima fra tutte la Città del Vaticano. Abbiamo poi molte possibilità anche per gli amanti della natura con aree protette di vario tipo e luoghi che rispondono anche a un altra tipologia di spostamenti, ovvero quelli degli affari verso ad esempio le varie mostre e saloni internazionali.
Da non dimenticare anche il fattore importantissimo dell’enogastronomia, vero e proprio fiore all’occhiello della cultura italiana, con tantissimi prodotti tipici Doc, Docg e Igt. Infine c’è il turismo di tipo sportivo, legato alle manifestazioni che vengono organizzate nel Belpaese.
Insomma un’Italia a misura di ogni visitatore.