I dati sul turismo in Italia, pubblicati in anteprima da ANSA, sono stati raccolti nel consuntivo dell’Istituto Demoskopika, il Gruppo italiano per le ricerche di opinione e di mercato. Ne risulta una riduzione, nei soli primi due trimetri del 2020, rispettivamente del 52,2% e 51,1% per quanto concerne presenze e arrivi. “Il Governo decida se il turismo è davvero un settore strategico per la propria economia”, ha dichiarato il presidente dell’istituto, Raffaele Rio.
Solo 173,5 milioni di presenze e 48 milioni di arrivi
A risentire della crisi sono stati anche gli incassi comunali dell’imposta di soggiorno: oltre 211 milioni di euro andati persi. Con quasi metà delle presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (solo 173,5 milioni nel 2020), la spesa turistica ha subito un taglio di ben 16 miliardi di euro. Le regioni più colpite sono state Veneto, Toscana e Lombardia, quelle più caratterizzate da un sistema internazionalizzato, che da sole perdono oltre 7 miliardi.
Turismo in Italia, a rischio la ripresa futura
Se il Governo non si attiverà, elaborando un piano di ripresa coeso e funzionale, sostiene lo stesso presidente Rio, “al danno sul sistema turistico italiano, si aggiungerà la beffa di una frammentata governance che rallenterà, in un ostacolante circuito vizioso, la ripresa del turismo italiano“.
Il rating di Demoskopika
Il Trentino Alto Adige conquista la prima posizione nella classifica generale di Demoskopika per essere stata la regione italiana con la maggiore reputazione turistica. A influire su questo risultato potrebbe essere stata la ricerca dei consumatori di una destinazione alternativa alle spiagge, a causa dell’incertezza sulle misure anti Covid.
La Sicilia sarebbe stata la destinazione turistica preferita dai vacanzieri italiani per il 2020. Proprio il mezzogiorno avrebbe trainato il settore turistico italiano nella fase post Covid-19, affiancando alla regione isolana un’altra destinazione a forte trazione balneare, la Puglia. Nonostante le ingenti perdite, la Toscana riesce comunque ad affermarsi, risultando tra le prime tre.