Il drammatico incidente, costato la vita a due turiste belghe di 24 e 25 anni, è avvenuto nell’ottobre dello scorso anno sulla bretella della A/24, all’altezza di Tor Cervara, in direzione Roma.
I corpi delle due vittime – Jessy Dewildeman e Wibe Bijls – sono stati sbalzati a diversi metri di distanza e per le due ragazze non c’è stato nulla da fare. Il conducente dell’auto non si è fermato a prestare soccorso, ma è stato fermato qualche ora dopo dalla Polizia e portato in Questura per essere interrogato.
Stavano tornando al loro albergo a Roma, quando – sulla bretella della A/24, all’altezza di Tor Cervara – si sono fermate a prestare soccorso ad alcune persone coinvolte in un incidente stradale.
In quel momento è sopraggiunta un’auto – che pare procedesse a velocità sostenuta, 95 chilometri orari per l’esattezza, come riferisce Repubblica – su un tratto di strada in cui il limite è 70 km/h, che ha travolto e ucciso due ragazze di 24 e 25 anni di origine belga. Jessy Dewildeman e Wibe Bijls – questo il nome delle due turiste – sono state sbalzate a diversi metri di distanza e per loro non c’è stato nulla da fare.
Altre tre persone – due delle quali in maniera grave – sono rimaste ferite e sono state soccorse d’urgenza. Una di loro è stata trasferita al Policlinico Umberto I e l’altra all’ospedale di Tor Vergata. Una terza persona è stata invece trasferita all’ospedale San Giovanni in codice giallo.
L’automobilista alla guida dell’auto che ha travolto le due vittime non si è fermato a prestare soccorso. Diverse ore dopo, grazie alle telecamere di sorveglianza presenti sul luogo dell’incidente, è stato individuato e convocato in Questura per essere interrogato.
Rischia l’accusa di omicidio stradale e omissione di soccorso. Stando a quanto riferisce Tgcom24, sull’asfalto non sono stati trovati segni di frenata, il che confermerebbe che il conducente procedesse ad alta velocità.
Jessy Dewildeman e Wibe Bijls erano arrivate a Roma da qualche giorno, per trascorrere una breve vacanza nella capitale. Quella sera stavano rientrando nell’albergo nel quale alloggiavano, quando hanno viste delle persone coinvolte in un incidente stradale e sono scese per prestare soccorso. È stato in quel momento che è sopraggiunta la vettura che le ha travolte e uccise.
Le due giovani sono morte praticamente sul colpo. In gravi condizioni erano stati ricoverati altri due feriti. Stando a quanto riferisce La Repubblica, il conducente aveva assunto stupefacenti prima di mettersi alla guida della Smart con cui ha travolto e ucciso le due ragazze. Ad aggravare la sua posizione anche la guida a 95 chilometri orari, 20 oltre il limite consentito su quel tratto di strada.
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