Turisti+con+batterio+resistente+agli+antibiotici%2C+stato+di+allerta+nelle+Canarie
nanopressit
/articolo/turisti-con-batterio-resistente-agli-antibiotici-stato-di-allerta-nelle-canarie/357503/amp/
Categories: Salute

Turisti con batterio resistente agli antibiotici, stato di allerta nelle Canarie

[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Kateryna Kon/Shutterstock.com[/didascalia]

Sono 13 finora i cittadini svedesi e norvegesi colpiti, tra gennaio e aprile, da un batterio resistente agli antibiotici, che tutti hanno contratto durante il loro ricovero nell’ospedale di Gran Canaria, nelle isole Canarie. A rilevarlo è il Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc), che spiega anche come vi sia un alto rischio che questo batterio si diffonda in Europa una volta che i turisti tornino e vengano ricoverati negli ospedali del loro paese d’origine e non siano prese le necessarie misure di prevenzione.

Le analisi genetiche hanno confermato che il batterio, il Klebsiella pneumoniae St392 che produce enzimi Ora 48 e di solito si contrae proprio nelle strutture sanitarie, è stato preso nello stesso luogo, l’ospedale di Gran Canaria. La probabilità di rimanere contagiati è molto bassa per chi non entra in contatto con la struttura sanitaria, ma, avverte l’Ecdc, c’è’ un alto rischio che si diffonda e di focolai epidemici se il viaggiatore lo prende, ma non gli viene rilevato, e viene ricoverato in ospedale una volta a casa.
Dato l’alto numero di turisti nell’isola (più di 15 milioni solo nel 2016), c’è il rischio di un’epidemia che viaggi per tutta Europa se i pazienti vengono trasferiti da un paese all’altro. Per questo l’Ecdc suggerisce agli ospedali di tutti i paesi europei di verificare, al momento del ricovero, dove hanno viaggiato e dove sono stati ricoverati prima i pazienti. Tutti coloro che sono stati trasferiti direttamente o sono stati ricoverati in un paese straniero nei 12 precedenti il ricovero nel paese d’origine devono essere controllati per questo batterio.

E in Messico, almeno nove neonati sono morti in un ospedale pubblico di Cuernavaca, capitale dello Stato messicano di Morelos molto probabilmente sempre a causa di un batterio simile. I media messicani sostengono però, citando fonti anonime, che le piccole vittime sarebbero in realtà già 15. I decessi sono avvenuti fra la fine di giugno e l’inizio di luglio nell’unità di terapie speciali neonatali dell’Ospedale generale di Cuernavaca, che ospita mensilmente 400 neonati, e per il momento i referti medici precisano unicamente che si è trattato di un batterio resistente a tutti gli antibiotici.

Redazione

Recent Posts

Come Ottimizzare l’Invio dei Dati al Sistema Tessera Sanitaria

La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…

2 settimane ago

Nadia Toffa, il gesto straziante della madre per sentirla più vicino a lei

Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…

1 mese ago

Kate Middleton e il suo ritorno regale che ha incantato tutti: sono tutti in lacrime

Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…

1 mese ago

Come Concentrarsi Meglio per Affrontare la Settimana: Strategie e Consigli Pratici

Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…

1 mese ago

Quando è meglio lavarsi in inverno? Scopri il momento ideale per la tua pelle

La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…

1 mese ago

Sinner e la frase scioccante: “Non voglio più giocare…”

Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…

1 mese ago