Coloro che hanno inviato la documentazione reddituale entro la data di scadenza del 28 febbraio del 2023, non saranno costretti ad inviarla ancora una volta per ottenere l’assegno unico.
Chi invece non l’ha fatto, per ottenere tale cifra sarà costretto ad inviare la DSU, ossia la dichiarazione sostitutiva unica.
Coloro che si sono già visti accreditare l’assegno unico nei mesi passati, continueranno ad ottenere tale beneficio per tutto l’arco del 2023 senza essere costretti a presentare nessun altro tipo di documentazione. È molto importante però che, per ottenere la cifra corretta, si invii un Isee con i dati aggiornati. Questo è ciò che precisa l’INPS attraverso la circolare 41/2023, un documento a cui è allegata anche una tabella con i vari importi che i genitori dei figli a carico possono vedersi accreditato tutti per tutto l’anno in corso, un documento realizzato tenendo conto anche dell’andamento dell’inflazione.
È stata modificata anche la soglia minima dell’assegno entro il quale un genitore può ancora usufruire dell’assegno unico. Questo infatti è passata da 40.000 euro a 43.240 euro proprio a causa dell’andamento dell’inflazione. Inoltre l’Inps continua affermando che i genitori che entro il 28 febbraio 2023 hanno inviato i dati per aggiornare il proprio ISEE, non saranno costretti a farlo ancora una volta per ottenere l’assegno mensile. Una cosa ben diversa è quella invece che riguarda i genitori che non hanno aggiornato questo documento i quali, per ottenere l’assegno unico, dovranno inviare la DSU, ossia la dichiarazione sostitutiva unica, un documento che è valido per tutto l’anno. E’ questo un procedimento essere molto importante per vedere accreditato l’assegno unico.
L’assegno del mese di marzo sarà il primo ad essere calcolato ottenendo come punto di riferimento i nuovi dati reddituali. Nel caso in cui si procede l’elaborazione della domanda e l’ISEE ancora non è stato aggiornato, il beneficio verrà erogato con gli importi minimi che la legge prevede. Se l’ISEE viene presentato entro il 30 giugno del 2023, l’INPS analizzerà tutti i documenti ricevuti per erogare un conguaglio d’ufficio così che il beneficiario possa vedere accreditata la cifra corretta anche dei mesi passati ottenendo così tutti gli arretrati.
Nella nota dell’INPS è possibile anche leggere che coloro che ancora devono mandare l’ISEE potranno utilizzare il nuovo portale unico ISEE attraverso il quale sarà la possibilità di inviare tale documento online utilizzando la modalità precompilata. Infatti, attraverso il nuovo portale sono state unite le diverse modalità di acquisizione dell’Isee in modo che possano essere sostituiti tutti gli altri portali già esistenti.
Sempre attraverso la stessa circolare, l’INPS ha ricordato che sono stati aumentati del 50% gli importi riguardo all’assegno unico e universale per i figli per tutti i bambini che ancora non hanno compiuto un anno di età. Un aumento che è stato riconosciuto anche per quei nuclei familiari al cui interno sono presenti almeno tre figli che hanno un’età da 1 a 3 anni e il cui ISEE non supera i 43.240 euro. Sempre del 50% è stato aumentata la maggiorazione forfettaria per i nuclei di alcuni interno sono presenti quattro figli, una cifra che passa da 100 euro a 150 euro.
Le famiglie invece il cui interno sono presenti dei figli disabili si sono visti confermare le cifre che hanno ottenuto l’anno passato ma che dovevano essere bloccate con l’arrivo del 2023. In particolar modo all’interno della nota è possibile leggere che: “ai nuclei con figli disabili senza limiti di età è corrisposto l’Assegno unico e universale con importi fino a un massimo di 189,20 euro per Isee inferiore o uguale a 16.215 euro”.
Inoltre, sempre come leggiamo nella circolare, “le maggiorazioni in funzione del grado di disabilità per i figli maggiorenni fino al compimento dei21 anni di età sono stabilmente equiparate a quelle dei figli disabili minorenni”. Quindi, fino al 2024 le famiglie al cui interno sono presenti dei figli disabili potranno ottenere un aumento di 120 euro.
L’ultimo argomento che è stato affrontato dall’INPS è inerente a coloro che hanno un permesso di soggiorno. Su questo argomento, dietro suggerimenti del ministro del lavoro e delle politiche sociali, è possibile leggere che tra i permessi di soggiorno che danno la possibilità di ottenere l’assegno unico universale fa parte anche in quello inerente la protezione temporanea che viene erogato anche a coloro che provengono dall’Ucraina.
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