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I Mondiali di Brasile 2014, saranno la ventesima edizione della Coppa del Mondo. Le prime nove manifestazioni, quelle dal 1930 al 1962, avevano un enorme fascino sportivo ma con poco appeal mediatico rispetto alle ultime edizioni. Il motivo è molto semplice in quanto, con l’avvento della televisione e delle partite trasmesse in diretta, anche i Mondiali hanno subito il processo di commercializzazione e sponsorizzazione. Ora, un evento mediatico di questa portata, frutta moltissime entrate alle casse dello stato grazie agli sponsor, merchandising e diritti televisivi. In Inghilterra nel 1966, fu inventata la prima Mascotte per un evento sportivo e, da quel momento, ogni competizione mondiale e olimpica ne ha avuta una.
INGHILTERRA ’66: Willie, un allegro leone fu la prima mascotte mondiale. Il leone, da sempre simbolo dell’Inghilterra,indossa una t-shirt con raffigurata la bandiera del Regno Unito con su scritto “World Cup”. La grafica utilizzata fu molto semplice e schematica ma divenne comunque una mascotte storica.
MESSICO ’70: Quattro anni dopo la comporsa di Willie ci fu l’avvento di Juanito. Sombrero in testa e maglietta verde della nazionale messicana erano gli indumenti di questo simpatico bambino.
GERMANIA ’74: Col rientro in europa, dopo l’edizione messicana, furono creati Tip e Tap. Questi bambini raffigurati non furono di certo la più bella mascotte della storia. Disegnati in modo molto approssimativo, indossavano la maglietta della Germania Ovest e con la WM in bella evidenza. La sigla “WM” significava Weltmeisterschaft, ovvero Campionato del Mondo.
ARGENTINA ’78: Guachito fu la mascotte usata per l’edizione argentina. Il guacho, il ragazzo nella lingua del paese, aveva i colori della nazionale disegnati sulla maglietta, un cappello con la scritta “Argentina 78 e una frusta in mano.
SPAGNA ’82: A simboleggiare la spagna fu utilizzata un’enorme arancia. Il nome della mascotte fu Naranjito da naranja. Fu la prima mascotte simboleggiata da un frutto.
MESSICO ’86: Nella seconda edizione messica, quella del 1986, venne alla luce Piquè. Un simpatico peperoncino con in testa un sombrero e i baffi tipici degli uomini messicani.
ITALIA ’90: Nell’estate del 1990, i mondiali furono disputati nella nostra penisola. Ciao fu la mascotte dell’evento. Un omino stilizzato formato da cubi bianco-rossi e verdi. La testa era formata da un pallone. La nostra mascotte non è sicuramente ricordata nel mondo come la più bella dei mondiali.
USA ’94: Striker fu il cane che accompagnò l’edizione americana finita col rigore sbagliato da Roberto Baggio che regalò il titolo al Brasile. Striker che in inglese significa attaccante, è un cagnolone che indossa la divisa della nazionale americana.
FRANCIA ’98: Footix è un galletto, uno dei simboli della Francia, dai colori rosso, bianco e blu della nazionale francese. Sul petto ha scritto France ’98, e il suo nome è formato da due parole: Footbal e Asterix.
COREA 2002: Col passare degli anni anche le mascotte si sono evolute. Nel 2002, creati interamente al computer nacque l’Atmoball. Questa squadra futuristica era composta da tre elementi: Ato (di colore arancione) era l’allenatore, mentre Kaz e Nik (di colore viola e blu) i giocatori.
GERMANIA 2006: Se nel ’74 Tip e Tap non sono stati sicuramente la più bella mascotte, l’edizione tedesca 2006 ebbe due mascotte decisamente migliori. Goleo e Pille, un grosso leone e il suo pallone parlante ebbero un buon successo. Goleo indossa la maglia della nazionale con la scritta 06 sulla t-shirt.
SUDAFRICA 2010: Nell’ultima edizione, quella di Sudafrica 2010, fu disegnato un leopardo africano dalla criniera e i pantaloncini di colore verde. Indossava una t-shirt bianca con su scritto South Africa 2010. Il suo nome era Zakumi composto da Za, acronimo di Sudafrica in africano, e kumi che indica il numero 10 in molti dialetti locali.
BRASILE 2014: A chiudere la lunga lista di mascotte ci sarà Fuleco. Di chi si tratta? un armadillo giallo con la corazza azzurra, vestito con una t-shirt bianca con su scritto Brazil 2014 e con dei pantaloncini verdi. Il nome è composto da “Ful” ed “eco” in riferimento al calcio e all’ecologia.
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