Manca sempre meno all’incoronazione di Re Carlo, che avrà luogo il 6 maggio. Da Buckingam Palace stanno arrivando già le prime indiscrezioni: pare che ormai sia (quasi) tutto pronto per questo evento che durerà tre giorni – terminerà l’8 maggio – e sarà un’occasione per coniugare tradizione e innovazione, unire il passato al presente e modernizzare una cerimonia millenaria, che però manterrà intatti i suoi elementi principali.
Gli ultimi mesi per la Royal Family sono stati abbastanza complessi: la pubblicazione di Spare, il libro di Harry, ha aperto una crepa non indifferente tra quest’ultimo, suo padre, il Re Carlo III e suo fratello, William. Ormai sembra che la vita oltreoceano del Duca di Sussex non si sposterà, nonostante siano sempre più insistenti le voci di una presunta crisi coniugale con Meghan Markle. Si dice che Harry non sia stato invitato alla cerimonia di incoronazione di suo padre: del resto, i panni sporchi si lavano in casa, come si suol dire e pare che il fatto che lui lo abbia fatto invece davanti a tutto il mondo abbia scosso non poco la sua famiglia. Nel frattempo, però, continuano a emergere voci sulla succitata cerimonia, che avrà luogo il 6, il 7 e l’8 maggio.
73 anni, un regno da governare e la consapevolezza di essere l’erede designato più longevo della storia della Gran Bretagna: re Carlo III, tra meme, post che ironizzano sui social la sua “fortuna” nell’aver trovato lavoro alla sua veneranda età, sta per essere incoronato. Habemus datam: sarà il 6 maggio il grande giorno, che potrebbe non esserlo per qualcuno, tipo il poor Harry a cui non è stato recapitato l’invito dopo l’uscita di Spare. Ma, per una volta, almeno non si parla di lui: protagonista indiscusso della giornata sarà suo padre, a cui la Regina Elisabetta ha lasciato un intero regno da governare.
Quello che accadrà lo sappiamo grazie e Buckingham Palace, che ha svelato già la maggior parte dei dettagli (non diciamo tutti perché non abbiamo la presunzione di poter sapere tutto con così largo anticipo). Quello che è certo è che Carlo III non merita solo una giornata, ma un intero weekend: tra eventi cerimoniali, celebrativi e comunitari, ci sarà un intero weekend i festeggiamenti, che partiranno il 6 maggio e termineranno l’8.
Già ad ottobre era stata rivelata la data – nel frattempo, però, nella famiglia reale è successo letteralmente di tutto, grazie anche alle rivelazioni di Harry – e quello che è certo è che la struttura è simile da più di un millennio, quindi gli elementi fondamentali resteranno intatti: tra questi c’è la location, cioè l’Abbazia di Westminster a Londra e la presenza dell’Arcivescono di Cantenbury, che si occupa della cerimonia dal 1066.
Ci sono poi alcuni dettagli che mostrano come in realtà Carlo III ha deciso di coniugare modernità e tradizione, mantenendo quindi intatti alcuni elementi “storici”, a cui aggiungere però un tocco di contemporaneità che possa adattarli al contesto attuale che viviamo.
Sia chiaro: la parola d’ordine sarà sfarzo (del resto, come potevamo aspettarci sobrietà dalla Royal Family). Come si legge nella nota “L’incoronazione di Sua Maestà il re e di Sua Maestà la regina consorte avrà luogo nell’abbazia di Westminster sabato 6 maggio 2023. La cerimonia sarà condotta dall’arcivescovo di Canterbury. Come annunciato in precedenza, la cerimonia rifletterà il ruolo del monarca oggi e guarderà al futuro, pur rimanendo radicata nelle tradizioni e nello sfarzo di lunga data. (…) Dopo la funzione, le Loro Maestà torneranno a Buckingham Palace in una processione cerimoniale più ampia, nota come “processione dell’incoronazione”. A questa processione si uniranno altri membri della famiglia reale (tranne Harry a quanto pare, ndr). A Buckingham Palace, il re e la regina consorte, accompagnati dai membri della famiglia reale, appariranno sul balcone per concludere gli eventi cerimoniali della giornata”.
Se è vero che l’incoronazione di un re è una cerimonia solenne lo è anche che può essere “inquinata” da elementi anche più leggeri. E non solo, perché qual è il tema predominante del 2023? L’inclusività, che ovviamente entrerà a corte. Da un lato, quindi, domenica 7 maggio ci sarà “uno speciale concerto dell’incoronazione sarà organizzato e trasmesso in diretta al castello di Windsor”, che vedrà esibirsi “icone della musica mondiale e star contemporanee” con tanto di “orchestra di livello mondiale” che suonerà “brani musicali preferiti con la partecipazione di alcuni dei più grandi intrattenitori del mondo, insieme ad artisti del mondo della danza” e che sarà prodotto dai BBC Studios e trasmesso in diretta su BBC One, BBC iPlayer, BBC Radio 2 e BBC Sounds.
Addirittura – e qui torna il succitato discorso della “sobrietà, questa sconosciuta”, ma anche il tema dell’inclusività – per celebrare l’avvento ufficiale di Re Carlo sul trono è stato creato ad hoc un apposito coro, “gruppo eterogeneo proveniente dai cori comunitari più appassionati e dai cantanti dilettanti di tutto il Regno Unito, come i cori dei rifugiati, i cori dell’NHS, i gruppi di canto LGBTQ+ e i cori dei sordi”. Ma non finisce qui, perché quest’ultimo sarà anche affiancato da un “coro virtuale, composto da cantanti provenienti da tutto il Commonwealth”. Per concludere in bellezza e non farsi mancare nulla, verrà poi successivamente realizzato anche un documentario sul gruppo, così che potremo anche conoscere le storie dei suoi componenti.
C’é comunque da dire che Re Carlo III non ha dimenticato nessuno e vuole quindi inserire nella cerimonia a lui dedicata volti, voci e realtà proveniente da ogni lato del Regno Unito, che possano mostrarne quindi i tanti lati. A questo proposito, ci sarà una sezione molto particolare del concerto, chiamata Lighting up the Nation (letteralmente “Illuminare la nazione”), che vedrà da un lato “il Paese unirsi in una celebrazione”, dall’altro alcuni pezzi illuminarsi. Ci saranno infatti proiezioni, laser, droni che faranno letteralmente accendere alcuni luoghi iconici. E qui arriva un’altra buona notizia: il pubblico presente sarà composto (anche) dai “volontari delle numerose associazioni di beneficenza del re e della regina consorte”, a dimostrazione che anche la beneficenza gioca un ruolo fondamentale nell’evento. Insieme a loro ci saranno migliaia di persone selezionate e attraverso “una votazione nazionale indetta dalla BBC”.
Sempre domenica 7 maggio poi ci sarà un’altra cerimonia, il cui fine è quello di celebrare l’amicizia (simbolica). Si chiamerà Coronation Big Lunch, trarrà liberamente ispirazione dai Big Lunches, organizzati dall’Eden Project al fine di riunire milioni di persone, rafforzare lo spirito comunitario e fare in modo che nessuno si debba sentire solo e avrà uno scopo ben preciso: riunione tutto il Paese per condividere cibo e divertimento. La parola d’ordine quindi sarà in questo caso convivialità.
In ogni caso, come si legge chiaramente: “Le Loro Maestà il re e la regina consorte sperano che il fine settimana dell’incoronazione sia un’occasione per trascorrere del tempo e festeggiare con amici, famiglie e comunità in tutto il Regno Unito, i Regni e il Commonwealth. Le Loro Maestà non vedono l’ora di celebrare questa occasione con il pubblico per tutto il 2023”.
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