Twitter ha sospeso il profilo che riportata tutti gli spostamenti in jet privato di Elon Musk, nonostante la promessa di non chiuderlo.
L’account che riportava automaticamente le rotte effettuate del jet privato di Elon Musk è stato sospeso mercoledì dalla piattaforma, nonostante la promessa dell’imprenditore di non intervenire in merito, illustrando il suo approccio alla geometria variabile alla moderazione.
Al contrario di quanto precedentemente riferito, Twitter ha deciso di sospendere l’account Twitter che monitorava gli spostamenti in jet effettuati dal proprietario della piattaforma, Elon Musk.
Musk aveva riferito – in un post su Twitter – che non avrebbe cancellato l’account in questione, anche se ciò avrebbe comportato rischi per la propria sicurezza. Il messaggio arrivò pochi giorni dopo aver acquistato la piattaforma per 44 miliardi di dollari. E ora le cose cambiano di nuovo.
Il miliardario ha cambiato idea? “Account sospeso” è stato semplicemente scritto sul profilo in questione, battezzato @ElonJet. Creato da uno studente e seguito da circa 500.000 persone, @ElonJet ha utilizzato i dati pubblici per indicare automaticamente quando e dove il dispositivo del boss di Spacex e Tesla decollava e atterrava.
In un messaggio postato sulll’account quando era ancora visibile, il suo autore sottolineava di avere “tutti i diritti di trasmettere informazioni” sul jet in quanto i dati sono pubblici e che tutti gli aerei, anche quello del presidente americano dell’Air Force 1 hanno l’obbligo di essere dotati di transponder, dispositivo destinato ad agevolarne l’identificazione tramite radar.
“La politica di Twitter afferma che i dati trovati su altri siti possono essere condivisi anche qui“, si legge nel post. Molti utenti della piattaforma segnalano anche che è sospeso l’account personale dello studente, Jack Sweeney.
Da quando è diventato il capo della piattaforma, il multimiliardario ha inviato messaggi contrastanti su cosa sia autorizzato o meno a pubblicare. Fervente difensore della grande libertà di espressione, ha ripristinato account precedentemente bannati dal social network, compreso quello di Donald Trump.
Ha sospeso, inoltre, quello di Kanye West dopo la pubblicazione di diversi messaggi ritenuti antisemiti, non ammessi dalle nuove regole della piattaforma di microblogging. Questi sono solo due dei casi emersi nell’ultimo mese, considerando il fatto che migliaia di account sono stati sottoposti a restrizioni o a sospensione per diversi motivi.
Azioni che hanno scatenato polemiche e che, in sostanza, hanno messo in discussione la volontà di Musk di rendere Twitter un luogo basato sulla libertà di espressione.
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