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Categories: Tecnologia

Twitter elimina il limite dei 140 caratteri?

Twitter sempre più simile a Facebook? Voci interne parlano di una prossima abolizione del limite dei 140 caratteri per i cinguettii, un limite che finora aveva fatto da sbarramento e da caratteristica contraddistintiva, che però potrebbe essere sacrificata sull’altare dell’evoluzione dei SN. Non ci è dato sapere se il numero sarà semplicemente aumentato oppure se sarà addirittura tolto, fatto sta che se ne parla sempre più approfonditamente. E potrebbe essere solo l’ultima delle mosse che questo colosso del web ha adottato facendo storcere più di un naso.

Ricordate lo “schock” dell’anno scorso dopo la notizia del restyling che ha coinvolto soprattutto la parte dedicata alla condivisione delle foto? Ora si può infatti taggare gli amici e i contatti proprio come avviene sul social network di Mark Zuckerberg. Ma non solo, si possono allegare ben quattro differenti foto in ogni singolo tweet. E il profilo è diventato più simile a quello di FB con una foto panoramica dietro a quella di profilo.

Una decisione che ha già fatto storcere il naso ai puristi del SN dei cinguettii che lamentano da tempo una deriva facebookiana troppo evidente e quasi insopportabile. Fino a questo momento Twitter si era distinta per essere un simbolo di minimalismo, andando dritto al sodo con una grafica essenziale e soprattutto senza tutta quell’esplosione di elementi e di funzioni tipiche di Facebook.

Certo, la possibilità di taggare fino a dieci persone in una foto pubblicata con il pulsante “Chi c’è in questa foto?” direttamente dopo aver effettuato l’upload, incentiva l’uso di questo nuovo comando e taggare gli amici amplia la rete di connessioni. Certo, sia per la condivisione di più foto sia per il tag degli amici non sarà rubato ulteriore spazio ai 140 caratteri che sono la regola fondamentale di Twitter che però potrebbe essere presto infranta. Altrettanto ovviamente sarà possibile tutelare la propria privacy andando a impostare un livello di privacy e eventuali paletti sull’uso o meno del tag.

Se è vero come è vero che Facebook ha preso da Twitter diversi spunti e ispirazioni (ultimi, gli hashtag per stabilire e creare trend), è anche vero che Twitter non ha esitato a seguire determinate mode lanciate dal rivale. Se ne è fatta di strada dall’interfaccia extra-minimalista del debutto e dall’impossibilità di caricare direttamente elementi esterni, tutto era link e parole. Ma Twitter non è da biasimare, perché è ben consapevole che gli utenti – la maggioranza di essi, i puristi sono una nicchia, volenti o nolenti – chiedono soluzioni per usare a 360 gradi il social network. E se non esistono metodi “interni” guardano altrove, verso servizi collegati. Così ci si adegua. Tanto alla fine se non interessano i tag alle foto basta non usarli e se non si vuole essere taggati basta togliere il flag nelle impostazioni della privacy. Allo stesso modo, si può sempre rimanere fedeli ai 140 caratteri se questi saranno tolti.

Diego Barbera

Diego Barbera è stato un redattore interno di Nanopress fino al 2018. Si è occupato di tecnologia, sport, cronaca.

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