Twitter vende hashtag Sanremo a TIM, è polemica

Conferenza stampa e Photocall del 67° Festival della canzone Italiana

Probabilmente per la prima volta nella sua storia, Twitter decide di vendere l’hashtag di un evento ad uno sponsor. L’evento è il Festival di Sanremo – che partirà domani, martedì 7 febbraio -, lo sponsor che se l’è aggiudicato è TIM. In pratica, ogni volta che qualcuno utilizzerà l’hashtag #Sanremo2017 all’interno dei propri tweet, questi saranno seguiti dal logo della compagnia telefonica.

Per Twitter, quella di vendere hashtag importanti agli sponsor, potrebbe essere una delle tante vie da percorrere per cercare di riuscire a massimizzare la monetizzazione derivante dalla sua piattaforma social. È proprio questo, infatti, il punto dolente che ha dato il via a quella che potrebbe essere definita come la crisi di Twitter (e che in Italia ha portato anche alla chiusura della sede di Milano). Il social non è mai riuscito a monetizzare come avrebbe dovuto, non è riuscito a trovare acquirenti e adesso tenta altre strade per cercare di far fruttare un bacino di utenza che è comunque molto rilevante.

Twitter vende hashtag Sanremo a TIM: le reazioni

Il fatto che utilizzando l’hashtag #Sanremo2017 su Twitter compaia nel proprio tweet anche il logo TIM, non è stato salutato proprio con gioia da parte di tutti gli utenti che stanno già twittando sul Festival e che nei prossimi giorni lo faranno anche di più. Qualcuno scrive:

Altri invece suggeriscono l’utilizzo di un hashtag alternativo, per evitare di fare quella che viene definita come pubblicità gratis a TIM:

La presenza del logo TIM accanto all’hashtag ufficiale di Sanremo non è passato inosservato neppure ai politici. L’onorevole Ernesto Carbone (Partito Democratico) ha suggerito anch’egli l’utilizzo di un hashtag alternativo e ha invitato a prestare più attenzione e ad avere maggiore consapevolezza sul web. Il suo compagno di partito Emanuele Fiano, invece, crede che lo sviluppo della rete e dei social sia inarrestabile e che le aziende che si occupano di comunicazione, inesorabilmente, debbano adeguarsi.

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