Emergono nuovi elementi inquietanti sulla strage compiuta da un dipendente di un grande magazzino della catena Walmart in Virginia: 6 colleghi uccisi durante la sparatoria, il presunto killer suicida. Spunta un’ipotesi al vaglio degli inquirenti.
Nelle ultime ore sono filtrati alcuni dettagli dalle indagini della polizia e dell’FBI sull’ennesima sparatoria che ha insanguinato l’America. Il presidente USA Joe Biden è intervenuto con un messaggio al Paese.
Poche ore fa, in Virginia, un uomo avrebbe aperto il fuoco contro i colleghi di un negozio parte della catena di grandi magazzini Walmart in Virginia, uccidendone 6 prima di togliersi la vita.
La strage sarebbe avvenuta di sera, in un supermercato di Chesapeake (a circa 240 chilometri da Washington) durante lo shopping della vigilia del Ringraziamento, festa tra le più sentite negli Stati Uniti.
Ad entrare in azione, armato di pistola, sarebbe stato un dipendente che, dopo aver ucciso 6 colleghi, avrebbe ferito altre 4 persone e si sarebbe suicidato.
A margine della tragedia consumatasi in Virginia, il presidente americano Joe Biden è intervenuto con un messaggio ai cittadini degli Stati Uniti.
Ancora una volta, sul piatto delle polemiche, il facile accesso alle armi in un Paese che continua a fare i conti con stragi e crimini di proporzioni sconvolgenti.
Nonostante l’approvazione di una legge più restrittiva in materia, nulla sembra essere cambiato:
Non è abbastanza, dobbiamo fare di più.
Così il presidente USA ha sottolineato la necessità di percorrere la via di un pugno ancora più duro per impedire che strumenti di morte siano a disposizione di tutti, in modo incontrollato.
Secondo quanto emerso dalle indagini sul massacro di Chesapeake, l’uomo che avrebbe ucciso i 6 colleghi nel supermercato della catena Walmart in Virginia sarebbe Andre Bing, 31 anni.
Si tratterebbe di un dipendente del negozio che, per cause ancora da accertare, avrebbe aperto il fuoco ferendo altre 4 persone per poi togliersi la vita.
Le vittime sono suoi colleghi, ma il movente sarebbe ancora ignoto. Tra le ipotesi al vaglio delle autorità il presunto risentimento dell’uomo in seguito ad alcune lamentele avanzate da qualcuno contro di lui.
All’inchiesta sull’accaduto lavorano la polizia e l’FBI, intervenuti sulla scena della strage per i rilievi di rito e ora impegnati in un delicato lavoro di ricostruzione dei fatti.
Secondo le notizie emerse nelle ultime ore, gli inquirenti avrebbero acquisito i contenuti del telefonino del presunto killer e sarebbero presenti elementi degni di interesse investigativo.
Non sarebbe esclusa la premeditazione di un piano dietro la strage: nel cellulare dell’uomo sarebbero stati trovati alcuni appunti che farebbero ipotizzare una preparazione della mattanza.
In una nota sul dispositivo di Bing, stando a quanto si apprende, sarebbero indicati anche i nomi dei bersagli “scelti” prima della strage e l’ombra di un possibile movente: la rabbia maturata per alcune prese in giro subite sul posto di lavoro.
Bing avrebbe indicato quali sarebbero state le sue vittime, segnando in particolare chi sarebbe dovuto necessariamente scampare alla sua furia omicida.
Avrebbe deciso, infatti, di risparmiare un collega malato di cancro che aveva subito un lutto per la morte della madre, colpita dalla stessa malattia.
Il mio Dio mi perdoni per ciò che sto per fare.
Questa la frase con cui il presunto assassino poi morto suicida avrebbe concluso il macabro appunto sul telefono prima di mettere in atto il suo disegno di morte.
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