Omicidio-suicidio a Roveredo in Piano, in provincia di Pordenone, dove una donna ha ucciso il marito prima di togliersi la vita. A scoprire il dramma, ritrovando i cadaveri, è stata la figlia. Le vittime sono Giuseppina Redivo, 79 anni, e il marito Roberto Redivo, 86 anni. Entrambi erano malati da tempo, ed è stato questo a scatenare il gesto folle e disperato nella donna.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Giuseppina Redivo era esasperata dalla malattia che aveva costretto a letto il marito da oltre un anno, a causa di una brutta caduta. Lei stessa aveva inoltre gravi problemi di salute. Stanca di tutto ciò, ha deciso di uccidere il marito e suicidarsi. E lo ha fatto verso le 19:30 di giovedì, quando ha preso una lampada e ha colpito più volte il marito, fino a ucciderlo. Poi si è tolta la vita soffocandosi con un sacchetto di plastica.
La prova, secondo gli inquirenti, che l’omicidio-suicidio di Roveredo fosse premeditato sta nella lettera di scuse lasciata alla figlia, accanto a un borsone con i vestiti per i funerali. È stata proprio la figlia Maria Grazia a ritrovare i cadaveri dei genitori. Allarmata dal fatto che non le rispondessero al telefono, si è recata alla casa e ha scoperto il dramma.
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