“Ho buttato via la mia vita per una bugia? Davvero la mia vita è finita per una f**** bugia?“. Non si dà pace Christopher Membreno, 24 anni, in carcere per aver ucciso Manos Ikonomidis, 20 anni, il presunto stupratore della fidanzata, prima di scoprire l’assurda verità. Intervistato in esclusiva dal New York Daily News, il 24enne ha sfogato tutta la sua rabbia e raccontato la sua versione dei fatti: domenica mattina aveva ricevuto una chiamata dalla sua fidanzata che diceva di essere stata violentata da due persone e si è subito diretto a casa sua, a Brooklyn. Invece quello che stava avvenendo nell’appartamento era un ménage à trois, di cui la giovane era assolutamente consenziente.
Raggiunto dal quotidiano in carcere, Membreno ha voluto dare la sua versione dei fatti: ha ricevuto la chiamata della fidanzata nelle prime ore di domenica mattina, lei gli ha detto di essere stata violentata e lui è corso in suo aiuto, trovando Ikonomidis fuori dal suo appartamento. A quel punto lo avrebbe colpito e sarebbe nata una rissa in cui il 20enne avrebbe perso la vita. “Era spaventata, spaventata“, ripete ora il 24enne.
La versione della Polizia è però molto diversa. La vittima è stata uccisa con quattro coltellate e non ci sono segni di lotta ma solo quelli di un’aggressione. Membreno sarebbe arrivato a casa della fidanzata con altre due persone, armato di mazze e coltelli, avrebbero trovato il giovane e lo avrebbero aggredito prima picchiandolo e poi pugnalandolo, lasciandolo infine a morire sul pianerottolo in una pozza di sangue.
Secondo le testimonianze raccolte dagli agenti, Manos Ikonomidis avrebbe bussato alla porta di un vicino chiedendo aiuto. “Mi hanno pugnalato due volte! Mi hanno pugnalato due volte. Mi spiace!“, avrebbe detto il giovane prima di perdere i sensi.
Dalle indagini è poi emerso il vero motivo della chiamata e della bugia della fidanzata. La giovane sarebbe stata consenziente e avrebbe intrattenuto un rapporto a tre con il 20enne e un’altra persona: solo quando uno dei due ha iniziato a registrare l’incontro si sarebbe arrabbiata.
A quel punto però la frittata era fatta. Temendo che Membreno avesse scoperto il tradimento, magari con tanto di video, avrebbe chiamato il fidanzato dicendo di essere stata violentata. Poco dopo, la ragazza di Ikonomidis avrebbe ricevuto un messaggio in cui qualcuno diceva che si sarebbe “preso cura” del suo fidanzato.
“lo volevo solo fermarlo prima dell’arrivo della polizia, non mi ricordo molto di quella sera, ma volevo solo un po’ di giustizia“, ha raccontato il 24enne al quotidiano.
Con lui è finito agli arresti uno dei due complici, Gabriel Dos Santos, 24 anni e padre di un piccolo appena nato. Secondo quanto raccontato al NY Daily News dalla madre, Dos Santos avrebbe ricevuto la chiamata da parte dell’amico mentre stava dormendo e sarebbe andato perché “aveva bisogno di lui“.
“L’amo ancora, anche se mi ha messo in questa situazione. Non so perché l’amo ancora. Voglio solo alcune risposte“, ha aggiunto Membreno parlando della sua fidanzata.
La giovane al momento non è stata accusata di nulla, perché, come hanno confermato fonti investigative, “mentire al proprio fidanzato non è come mentire alla Polizia”.