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Ha ucciso la figlia appena nata con 9 coltellate, lasciando il corpicino in un capanno dei vicini dove è stato ritrovato dopo 12 ore. Erika Gomez, 17 anni da El Paso, Texas, è accusata di omicidio aggravato per la morte della figlia neonata. Secondo i documenti visionati da Kvia.com, l’adolescente avrebbe avuto un aborto spontaneo, partorendo la piccola nel bagno di casa, Qui avrebbe usato le forbici per tagliare il cordone ombelicale e con le stesse avrebeb inferto nove colpi sul corpo della piccola: in seguito l’avrebbe avvolta in un accappatoio, lasciandola in un capanno della casa dei vicini. Dodici ore dopo è stato il figlio 13enne dei vicini a trovare il corpo, allertando le forze dell’ordine.
Nel frattempo, Erika era andata a dormire. La madre, al rientro dal lavoro, l’ha trovata in camera macchiata di sangue e l’ha portata in ospedale dove i medici hanno confermato l’aborto spontaneo. Interrogata dagli investigatori, la ragazza ha confessato che nessuno sapeva della gravidanza perché aveva paura di parlarne. Stando alla sua versione, avrebbe fatto tutto da sola.
“È tutto così triste. Non sono riuscita a capire cosa stesse facendo o pensando”, ha dichiarato una sua insegnante a KFOX. L’ufficio dello sceriffo ha confermato ad ABC-7 che la giovane è sotto sorveglianza perché si teme possa tentare il suicidio.
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