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Avrebbe ucciso la mamma e la nonna e poi si sarebbe suicidato. È questa l’ipotesi degli investigatori sulla tragedia di Paina di Giussano, comune in provincia di Monza: qui, in una palazzina di via Negri, i vigili del Fuoco hanno trovato i corpi delle due donne, madre e figlia, di 88 e 52 anni, oltre a quello del figlio e nipote, di 28 anni. Tutti e tre presentavano profondi tagli alla gola e sarebbero morti dissanguati. La prima ipotesi sarebbe quella di un omicidio-suicidio: il 28enne, in cura per problemi psichiatrici e disoccupato, avrebbe ucciso la nonna e la mamma nel sonno e poi si sarebbe tolto la vita. Al momento sono in corso le indagini e si attende l’esito delle autopsie per confermare la causa della morte.
Il macabro ritrovamento è avvenuto nella serata di mercoledì 14 marzo dopo che un vicino, preoccupato per non essere riuscito a parlare con nessuno per ore, ha chiamato i Vigili del Fuoco. La porta dell’appartamento, situato su due livelli al terzo e penultimo piano della palazzina, era chiusa dall’interno ed è stato necessario forzarla per poter entrare.
Una volta all’interno, la terribile scoperta dei tre corpi, riversi in una pozza di sangue. Tutti presentavano profonde ferite da arma da taglio all’altezza della gola: il 28enne avrebbe lasciato dei biglietti in cui spiegherebbe il folle gesto.
Ora sono in corso le indagini per capire l’esatta dinamica dei fatti: i carabinieri stanno procedendo a interrogare vicini e conoscenti per ricostruire un possibile movente della tragedia.
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