Si conclude con una condanna alla pena capitale la vicenda di Taylor Parker, la 29enne texana accusata di aver ucciso la sua migliore amica, Regan Simmons-Hancock, incinta alla 34esima settimana di gravidanza, alla quale la Taylor ha tagliato la pancia con un bisturi, rubandole il feto dall’utero.
La Parker è accusata di aver lasciato morire dissanguata la vittima, sotto gli occhi della figlia più grande di 3 anni, dopo averle prelevato la neonata dalla pancia. Non solo, la donna – ora condannata a morte, si sarebbe recata in ospedale, fingendo di aver partorito lei la bambina, ma i medici hanno scoperto la sua truffa. La piccola non ce l’ha fatta: all’arrivo in ospedale era già morta.
Una vicenda terribile quella che ha portato alla morte della 21enne Regan Simmons-Hancock, uccisa dalla sua migliore amica, Taylor Parker, che voleva rubarle la bambina che portava in grembo fingendo che fosse sua.
La vicenda risale al 2020, ma soltanto nelle scorse ore è stata emessa la sentenza di condanna per l’omicida. Stando alla ricostruzione dei fatti, la Parker non riusciva a rimanere incinta. Così avrebbe deciso di rubare la figlia che la sua amica portava in grembo, fingendo poi che fosse sua. Con un bisturi le ha tagliato l’utero e ha prelevato il feto e la placenta, per poi dirigersi in ospedale, raccontando di aver appena partorito.
Una messinscena che i medici hanno subito smascherato e che ha portato all’arresto di Taylor Parker. Per la piccola nata al settimo mese di gravidanza non c’è stato nulla da fare.
“Le circostanze in cui è morta Reagan sono orribili e non c’è dubbio che sia stata una tortura. L’ha picchiata con un martello e l’ha tagliata centinaia di volte”
ha detto il primo vice procuratore distrettuale della contea di Bowie Kelley Crisp durante le dichiarazioni conclusive, mostrando una foto delle torture inflitte alla vittima.
Per 7 mesi la Parker – 29 anni – ha finto con tutti – familiari compresi – di essere rimasta incinta. Ha organizzato una festa per rivelare il sesso del nascituro e ha indossato un cuscino imbottito per simulare il pancione. Quando ha ucciso la sua migliore amica, l’ha lasciata morire dissanguata sotto gli occhi della figlia più grande di lei, una bambina di appena 3 anni.
Una vicenda terribile che si è conclusa – dopo una riunione in camera di consiglio durata poco più di un’ora – con una condanna a morte.
Toccanti e piene di rabbia le parole della sorella di Regan, che ha detto:
“Se vado a trovare mia sorella, devo andare in un cimitero e vedere una lapide. Non potrò più ricevere un messaggio o una chiamata da lei”.
I legali di Taylor Parker hanno riferito di essere delusi dal verdetto, ma di doverlo comunque accettare a conclusione di una vicenda emotivamente molto difficile.
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