Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni ha accolto la richiesta del pubblico ministero fissando il processo al 6 febbraio prossimo.
Il 17enne accusato dell’omicidio l’avrebbe uccisa per poi abbandonare il corpo in un carrello della spesa. Il giovane è accusato di omicidio aggravato, occultamento e vilipendio di cadavere.
Era il 28 giugno scorso quando, nel quartiere Primavalle di Roma, si è registrato il brutale omicidio di Michelle Maria Causo, 17 anni. Il corpo senza vita della ragazza è stato scoperto dalla polizia, chiuso in un sacco nero, e abbandonato in un carrello della spesa, lasciato vicino ad alcuni bidoni dell’immondizia del quartiere capitolino. È stato un passante ad allertare la Polizia, quando ha visto copiose tracce di sangue scorrere dal sacco nero. Gli agenti sono risaliti in breve tempo all’abitazione di un 17enne, in via Giuseppe Benedetto Dusmet, a pochi metri dal luogo in cui è stato trovato il cadavere.
L’adolescente è stato sottoposto a fermo e interrogato. Il delitto di Michelle Maria Causo sarebbe avvenuto proprio nell’abitazione del 17enne, originario dello Sri Lanka, ma nato e residente a Roma. Quando è stato bloccato dagli agenti, aveva le scarpe ancora sporche di sangue, presumibilmente proprio della vittima.
L’indagato avrebbe aggredito la coetanea con almeno cinque o sei coltellate. La ragazza ha provato a difendersi, ma non è riuscita a sfuggire ai fendenti mortali. Al momento il movente resta ancora ignoto. Pare che vittima e presunto killer si frequentassero da un po’ di tempo. Non è ancora certo se l’omicidio sia avvenuto il giorno stesso del ritrovamento o qualche giorno prima, sarà l’esame autoptico a rispondere a questa e alle altre domande degli inquirenti. La vittima frequentava il liceo psicopedagogico Vittorio Gassman, che si trova a poche centinaia di metri dal luogo del ritrovamento del corpo.
Andrà a giudizio immediato il 17enne accusato dell’omicidio di Michelle Causo. Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale per i Minorenni ha accolto la richiesta del pubblico ministero fissando il processo al 6 febbraio prossimo. Sull’adolescente pende un’accusa di omicidio aggravato, vilipendio e occultamento di cadavere.
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