La Corte di Assise di Napoli ha disposto una perizia psichiatrica su Adalgisa Gamba, la mamma 41enne accusata di avere ucciso il figlio di due anni e mezzo, il piccolo Francesco.
Il pubblico ministero e i legali della parte civile si sono opposti alla richiesta. La decisione è giunta dopo una breve camera di consiglio. Il piccolo venne trovato senza vita su una spiaggia di Torre del Greco (Napoli), il 2 gennaio dello scorso anno. La madre del bambino era già stata sottoposta, due volte, a perizie psichiatriche, finalizzate ad accertare se fosse capace di intendere e di volere.
Adalgisa Gamba pensava che il figlio fosse affetto da autismo e proprio il giorno dopo l’omicidio, avrebbe dovuto accompagnarlo a una visita medica specialistica.
Era il 2 gennaio dello scorso anno quando i Carabinieri intervennero sulla spiaggia di Torre del Greco (Napoli) per soccorrere una donna, che era stata a sua volta soccorsa da due ragazzi che passeggiavano sul lungomare della cittadina partenopea. Adalgisa Gamba, questo il nome della donna, riferì ai militari di essere stata violentata, poi di un incidente, del tutto inventato, mentre era in acqua con suo figlio, il piccolo Francesco, 2 anni e mezzo.
Prima dei due passanti, ad allertare i carabinieri era stato il marito della donna, che – tornato a casa dopo il lavoro – non aveva trovato a casa né la moglie né il bambino e si era preoccupato. Temendo che fosse successo qualcosa di grave, allertò le forze dell’ordine e qualche ora dopo i carabinieri trovarono la 41enne su uno scoglio, con in braccio il piccolo ormai senza vita.
A uccidere il piccolo Francesco non fu l’annegamento, ma il piccolo morì – come accertò poi l’esame autoptico – per soffocamento. Il bambino fu plausibilmente strangolato con una sciarpa, proprio per mano della madre. La donna era convinta che il figlio soffrisse di autismo, ma la sua idea non aveva mai avuto conferma da parte di un medico. Proprio il giorno dopo l’omicidio, avrebbe dovuto accompagnarlo a una visita specialistica.
Questa mattina la Corte di Assise di Napoli ha disposto una perizia psichiatrica su Adalgisa Gamba. Il pubblico ministero e i legali della parte civile si sono opposti alla richiesta. La decisione è arrivata dopo una camera di consiglio durata poco più di mezz’ora. In aula erano presenti il marito dell’imputata e i nonni paterni del bambino.
Durante l’udienza ha conferito l’ufficiale dei carabinieri che si è occupato delle indagini. Il militare ha reso noti una serie di messaggi che Adalgisa Gamba avrebbe inviato al marito. Nello specifico, la donna gli avrebbe scritto:
“Non dorme, forse ci vuole ciuccio, o vogliamo farlo schiattare e magari si toglie il vizio?”
Non solo, il militare ha spiegato anche che l’indagata avrebbe effettuato delle ricerche con il suo cellulare riguardanti l’autismo, di cui pensava soffrisse il figlio, e su ‘Come uccidere un bambino’ e ‘Quanti anni di galera si rischiano per un omicidio’. Ad aggravare la sua posizione anche un’intercettazione effettuata durante alcuni colloqui con i familiari.
“MI SONO TOLTA UN PESO DALLO STOMACO”
avrebbe detto Adalgisa. Una prova, l’ennesima – secondo l’accusa – della sua colpevolezza.
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