L’ex marine Eddie Ray Routh (in foto) è stato ritenuto colpevole dell’omicidio di Chris Kyle, militare statunitense della Navy Seal, il cecchino americano attorno alla biografia del quale il regista Clint Eastwood ha realizzato il film American Sniper. Kyle fu ucciso nel 2013 all’interno del poligono di tiro dove faceva gli allenamenti, colpito a morte insieme a Chad Littlefield. I giudici non hanno creduto alla tesi proposta dalla difesa di Routh che sosteneva fosse affetto da disturbo post traumatico da stress.
Il tribunale di Stephenville, in Texas ha stabilito che Eddie Ray Routh non ha problemi mentali e per lui, i componenti della giuria hanno deciso la pena dell’ergastolo. L’accusa ha deciso di non chiedere la pena di morte e l’uomo non potrà chiedere la libertà condizionata.
(La vedova di Chris, Taya Kyle)
Il 2 febbraio 2013 l’uomo entrò nel poligono di tiro sparando e freddando il cecchino Chris Kyle – divenuto nel frattempo noto come ‘La leggenda’, per aver ucciso almeno 162 persone (leggi qui la slide 9) – e il suo amico Chad Littlefield.
(una foto di Chris Kyle mostrata alla Corte)
La difesa di Routh ha sostenuto che soffriva di disturbi da stress post traumatico in seguito alle missioni svolte in Iraq in qualità di marine, e anche ad Haiti dopo il terremoto. L’accusa ha invece dimostrato che Routh faceva uso di alcol e droghe, ma era consapevole dei suoi atti.
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