Dopo l’ammissione di colpa, gli altri capi d’accusa sono stati fatti cadere. Rischia di passare il resto della vita in carcere.
Secondo la famiglia la ragazza sarebbe stata presa di mira dall’uomo per via delle sue difficoltà di apprendimento.
Si è dichiarata colpevole Denali Brehmer, la ragazza 22enne originaria dell’Alaska, accusata di aver ucciso la sua migliore amica dopo che un uomo ignoto conosciuto online le aveva promesso 9 milioni di dollari in cambio dell’invio di prove foto e video dell’assassinio.
Imputata per omicidio volontario, dopo la confessione della scorsa settimana rischia ora dai 30 anni ai 99 anni di reclusione. A rendere nota l’ammissione di colpa della donna è stato il Dipartimento di giustizia dell’Alaska attraverso un comunicato. La vittima fu Cynthia Hoffman.
I fatti risalgono al giugno del 2019. Hoffman, all’epoca 19enne, morì per una ferita da arma da fuoco alla schiena e alla testa. Il suo corpo fu poi gettato nel fiume Eklutna.
Secondo la procura che ha seguito il caso, Brehmer, all’epoca 18enne, aveva iniziato a pianificare l’omicidio dopo essere stata adescata online da un uomo che prometteva soldi in cambio di evidenze di un’uccisione. L’imputata conosceva l’uomo con il nome di “Tyler”. Aveva poi intrapreso una relazione sentimentale con lui. Tuttavia senza sapere, secondo le autorità, di essere stata ingannata perché lo sconosciuto aveva finto la sua identità creando l’alias di un milionario del Kansas. In realtà si chiamava Darin Schilmiller, originario dell’Indiana.
Insieme i due pianificavano omicidi, secondo i documenti del tribunale presso cui si svolge il processo. La contropartita erano i soldi. Tra i progetti c’era anche quello di “stuprare e uccidere qualcuno in Alaska.”
La donna scelse come sua vittima Hoffman e reclutò per il crimine 4 amici: Kayden McIntosh, Caleb Leyland e altri due le cui identità non sono state rivelate, promettendo loro soldi in cambio, secondo la ricostruzione delle autorità. Hoffman fu attirata alle cascate Thunderbird con la finta promessa di una gita. Fu poi legata e colpita da proiettili. Dopodiché il gruppo si è disfatto del corpo gettandolo nel fiume, secondo il tribunale. Brehmer inviò poi le foto dell’omicidio all’adescatore.
Dopo la morte della giovane vittima, i complici avrebbero inviato un messaggio ai genitori di Hoffman per informarli che l’avevano accompagnata e lasciata al parco. Nessun segno di abuso sessuale fu rinvenuto sul corpo della vittima, secondo la polizia. Sul caso hanno indagato anche FBI e altre agenzie americane.
La donna è stata arrestata nel 2019 e sospettata anche di altri reati connessi all’omicidio. Dopo la confessione per l’omicidio di primo grado, le altre accuse sono state fatte cadere.
Schilmiller, l’uomo che la adescò online, è stato a sua volta arrestato e indagato con 5 diversi capi d’accusa relativi all’omicidio. Anche i complici McInthosh e Leyland sono stati imputati con 4 capi d’accusa d’omicidio. A differenza di Brehmer, gli altri tre si sono dichiarati non colpevoli e sono in attesa del processo.
Secondo la famiglia di Brehmer, la giovane sarebbe stata presa di mira e in qualche modo istigata a commettere l’omicidio dell’amica per via della sua difficoltà di apprendimento che “l’ha posta in una condizione di crescita inferiore rispetto ai suoi 19 anni”, secondo quanto riportato da un giornale locale.
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