È morto Rostyslav Zhuravlev, corrispondente militare dell’agenzia di stampa statale russa. Altri tre giornalisti sono rimasti feriti.
Il reporter di Ria Novosti sarebbe stato ucciso secondo quanto affermato dal ministro della Difesa russo da dei bombardamenti a grappolo lanciati dall’Ucraina nelle regione di Zaporizhzhia. Ferito anche il fotoreporter dell’agenzia di stampa, insieme a due giornalisti di Izvestiya. L’esercito russo ha comunicato di avere attaccato anche delle infrastrutture russe in Crimea. Intanto proseguono i bombardamenti anche in Ucraina, soprattutto nella zona di Odessa, l’Unesco ha condannato gli attacchi russi. Nel pomeriggio un fotografo tedesco è stato ferito da un attacco russo nel Donetsk.
È morto Rostyslav Zhuravlev, inviato di guerra di Ria Novosti. Il giornalista è rimasto ucciso dagli attacchi a grappolo che Kiev avrebbe effettuato nella regione di Zaporizhzhia; oltre lui anche altri reporter sono rimasti feriti. Si tratta del fotoreporter – anche lui dell’agenzia di stampa statale di Mosca – e di altri due giornalisti del Centro informazioni Izvestia hanno riportato alcune ferite durante gli attacchi, un cameraman e un reporter. Lo ha riferito nel pomeriggio di oggi il ministero della Difesa russo: “I giornalisti stavano lavorando sugli attacchi di artiglieria delle Forze armate ucraine con munizioni a grappolo degli insediamenti nella regione di Zaporizhzhia” ha scritto in una nota un portavoce del ministero.
In seguito alla comunicazione di Mosca, è arrivato il commento alla notizia da parte del ministero degli Esteri russo. Maria Zacharova ha fatto sapere che i colpevoli del “massacro” del giornalista russo verranno puniti. Non solo l’Ucraina, ma chi ha fornito le munizioni: “I colpevoli del brutale massacro del giornalista russo Rostislav Zhuravlev riceveranno la punizione che meritano e anche i fornitori di munizioni a grappolo a Kiev condivideranno la stessa responsabilità”.
Un “odioso” crimine di guerra, dicono i vertici di Mosca convinti che l’attacco non sia avvenuto per caso: “Gli organismi internazionali preferirebbero chiudere un occhio sull’odioso crimine contro i giornalisti russi”.
Nella giornata di oggi è rimasto ferito un altro giornalista, tedesco, del Deutsche Welle. Eugene Shilko è rimasto ferito durante un attacco russo, nel Donetsk, stavolta da un attacco con bombe a grappolo russo. Lo ha fatto sapere nel pomeriggio di oggi lo stesso giornale tramite un gruppo Telegram. Il giornalista si trovava nel distretto di Kramatorsk a Druzhkovka, città a 23km dalla prima linea del fronte. Al momento le sue condizioni rimangono stabili, mentre nello stesso attacco sarebbe stato ucciso un ufficiale militare di Kiev. Altre persone sono rimaste gravemente ferite.
I militari di Kiev hanno fatto sapere nella giornata odierna che alcune importanti infrastrutture militari russe sono state colpite in Crimea. Diverse esplosioni, secondo quanto annunciato dall’esercito ucraino, si sono verificate nella penisola occupata da Mosca. Lo riporta France Presse, che ha citato una fonte dell’esercito.
Il conflitto si è inasprito in queste settimane anche dopo gli attacchi, gli ennesimi, di Kiev sul ponte di Crimea. Nel corso della guerra infatti l’Ucraina ha spesso preso di mira il ponte, che collega la Russia alla regione occupata, e Mosca ha sempre risposto con durezza alle offensive dell’esercito ucraino. Ancora una volta, soprattutto dopo lo stop agli accordi sull’export di grano, la Russia ha concentrato i suoi attacchi su Odessa, città cruciale per il trasporto all’estero di cereali.
La città è stata bersagliata in queste ore, soprattutto nella zona portuale dove sono state fatte esplodere tonnellate di grano pronto per essere esportato. Putin, in questo contesto, ha detto di essere pronto a rivedere le sue posizioni sul patto di export (che prevedeva una tregua almeno sulle esportazioni di cibo) a condizione che le sanzioni alla Russia venissero riviste.
L’Unesco ha effettuato una valutazione preliminare a Odessa rilevando danni anche a diversi musei del fondo del patrimonio mondiale, compreso il museo marittimo, quello della letteratura e quello archeologico, denunciando gli attacchi di Mosca sulla città: “L’Unesco esprime il suo sostegno ai residenti di Odessa e porge le sue sincere condoglianze alle famiglie delle vittime” si legge in un comunicato diffuso oggi, contro gli attacchi ai beni culturali del Paese.
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