Un uomo è morto durante un agguato a Foggia. L’uccisione è avvenuta mentre questi stava festeggiando il suo 50esimo compleanno. Sono in corso le indagini delle Forze dell’Ordine per capire la dinamica di ciò che è accaduto.
La vittima è stata raggiunta da colpi di pistola all’addome, intorno alle 21 di sera.
Un agguato in piena regola anche perché, a cadere sotto i colpi di pistola è un pregiudicato, tale Agostino Corvino. L’uomo è stato raggiunto da alcuni colpi di pistola, sparati da alcuni sicari, all’addome. L’agguato è avvenuto subito dopo che la vittima aveva finito di festeggiare il suo 50esimo compleanno e, al momento, si trovava davanti ad un chiosco di bibite in compagnia di amici e parenti.
Agostino Corvino era il nipote di Raffaele Tolonese, capo clan della cosiddetta “Società Foggiana”, nel ramo composto dalle famiglie Trisciuoglio-Prencipe-Tolonese. Quando è stato raggiunto dai colpi di pistola all’addome, subito si è accasciato al suolo perdendo sangue. Quelli che erano con lui hanno subito chiamato il personale sanitario del 118, il quale quando è arrivato, l’ha immediatamente trasportato in codice rosso al più vicino ospedale.
Ma lì, Corvino è deceduto. Sul luogo dell’agguato, in Viale Giotto a Foggia, come dicevamo, davanti ad un chiosco di bibite, i poliziotti hanno trovato e recuperato 14 bossoli, tutti calibro 9.
Corvino era una vecchia conoscenza delle Forze dell’ordine. Era stato arrestato nel 2013, con l’accusa di associazione per delinquere, spaccio, sequestro di persona, ricettazione ed estorsione, nell’ambito di un’operazione delle Forze dell’ordine dal titolo “Corona”. Per questi reati era stato condannato nel 2016 a 5 anni e quattro mesi di reclusione, calla Corte d’Appello di Bari.
Ma non è stato il suo unico arresto. Già nel 2012 era stato arrestato, con altre quattro persone, durante un’altra operazione delle Forze dell’ordine, dopo che due ordigni erano esplosi davanti ad alcuni esercizi commerciali. Ma verrà, poi, assolto da tutte le accuse.
La sua morte fa salire a 13 il numero delle vittime uccise nella sola città di Foggia e provincia. E, per questo motivo, ora le indagini della Polizia si stanno anche concentrando proprio sulla criminalità organizzata, per capire se la morte di Corvino sia da collegarsi a qualche faida in corso o a qualche diverso regolamento di conti.
I sicari hanno esploso contro di lui, forse più di 14 bossoli, poiché questo numero sono quelli che la Polizia Scientifica ha trovato e repertato sul luogo dell’agguato. L’omicidio è avvenuto nei pressi di questo chiosco, davanti anche ad altre persone che hanno visto ciò che è accaduto e potrebbero testimoniare del fatto, dando quindi altri elementi utili alla Polizia per capire l’esatta dinamica dell’agguato e dare anche un volto ai killer.
La sua uccisione potrebbe aprire nuovi scenari di indagine per la Polizia, anche per far luce sul perché sia stato ucciso proprio nel giorno del suo 50esimo compleanno e perché poi davanti ad amici e parenti che erano lì con lui a festeggiare.
Indagini che non saranno semplici e che si intrecceranno con altri “fili” della matassa criminale, sui quali le Forze dell’Ordine già stanno indagando.
La corretta gestione del Sistema Tessera Sanitaria rappresenta un aspetto fondamentale per tutti gli operatori…
Il volto di una madre che ha perso una figlia racconta spesso più di mille…
Un silenzio solenne avvolgeva le strade, rotto solo dal suono cadenzato dei passi e dal…
Ci sono momenti in cui sembra impossibile mantenere la concentrazione. La mente vaga, le distrazioni…
La stagione fredda porta con sé molte domande sulla routine quotidiana, ma c’è un gesto…
Se c'è un momento in cui tutto sembra sospeso, è quando un atleta raggiunge un…