Secondo il capo dell’Aiea, Rafal Grossi, bisogna interrompere i raid nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia: “State giocando col fuoco”.
L’appello del capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica a “chiunque sia dietro ai bombardamenti” su Twitter di fermare gli attacchi nella zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia che nelle ultime ore è stata scenario di diverse esplosioni e attacchi. Mosca accusa Kiev: “Continua a bombardare la centrale”.
Zaporizhzhia, l’appello dell’Aiea: centrale nucleare a rischio
La zona della centrale nucleare di Zaporizhzhia è a rischio, secondo Rafal Grossi. Il capo dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica infatti, tramite un post su Twitter, ha sottolineato l’importanza di mettere in sicurezza la zona, e la necessità di fermare i bombardamenti. Secondo Grossi nelle ultime ore sono state almeno 10 le esplosioni nei pressi dell’area della centrale, sicuramente riconducibili a dei bombardamenti.
Il capo dell’Aiea non usa giri di parole nel suo tweet, e invita “chiunque ci sia dietro” a fermarsi immediatamente: “State giocando col fuoco!” avverte, dicendosi di non voler arrendersi fino a quando Ucraina e Russia non giungeranno a un accordo sulla zona di protezione nucleare.
Inoltre gli esperti dell’Aiea, che al momento si trovano nella centrale ucraina, tramite social hanno fatto sapere che alcuni edifici della centrale sono stati danneggiati, così come attrezzature e sistemi. Fortunatamente nessun danno cruciale è stato recato alla centrale, conclude il tweet.
Mosca accusa Kiev: “Continua a bombardare la centrale”
Già lo scorso settembre la situazione riguardante la centrale nucleare di Zaporizhzhia aveva allarmato la popolazione mondiale, oltre che i vertici dell’Agenzia atomica. Si, perché secondo un’inchiesta del Wall Street Journal erano stati i russi ad attaccare nei pressi della centrale, con Mosca che come al solito aveva rimandato le accuse al mittente e accusato a sua volta Kiev.
La Russia sta intensificando i bombardamenti proprio su Zaporizhzhia nell’ultima settimana. Sono i 7 morti causati dagli attacchi dello scorso 17 novembre, mentre i raid della giornata di ieri avrebbero provocato 5 feriti. Nelle ultime ore Mosca tramite un comunicato dell’esercito ha ancora una volta accusato Kiev di aver bombardato nei pressi della centrale.
La Procura di Kievi nella mattinata di oggi ha fatto sapere che le vittime dall’inizio del conflitto, in corso ormai da 270 giorni, ammontano a 8.300. Secondo il procuratore Andriy Kostin intervenuto nella serata di ieri in una trasmissione televisiva ucraina, i crimini di guerra ammonterebbero a oltre 45.000, insieme ai 19.000 crimini contro la sicurezza nazionale.