L’Ucraina ha fatto risuonare l’allarme aereo poco prima delle due di questo pomeriggio e le autorità governative hanno chiesto ai cittadini di portarsi nei rifugi.
La situazione in Ucraina continua a destare preoccupazione e il lancio di missili da parte parte della Russia continua. Per un’ora sono piovuti in tutta la nazione e le autorità sono all’erta costantemente. Sono giorni complicati dopo il danneggiamento del ponte della Crimea e dal successivo raid missilistico russo che ha messo in ginocchio l’Ucraina.
Momento delicato in Ucraina dove l’allerta aerea ha risuonato in tutto il paese e ha riportato nell’incubo una nazione che è appena stata attaccata su tutti i fronti e sta piangendo i morti mentre si lecca le ferite.
Dopo che è stato attaccato il ponte di Kerch o anche chiamato della Crimea, la contro mossa russa è arrivata inesorabile. Ovviamente tutto ciò proveniva già da una situazione conflittuale e la Russia ha dichiarato la responsabilità di Kiev dopo le prime indagini: è così è partito il raid missilistico.
La prima città colpita è stata Zaporizhzhia poi la capitale Kiev. Dopodiché è stato un lancio multiplo verso obbiettivi civili e infrastrutture in molte località differenti e sparse per tutto lo stato. Colpiti ospedali e centrali elettriche e molte regioni sono senza gas e elettricità.
Molti civili hanno perso la vita mentre si apprestavano ad andare al lavoro o ad accompagnare i figli a scuola. Putin ha reclamato la mossa militare come una rappresaglia necessaria a mantenere equilibrio e reagire ad un attacco terroristico.
Poi il leader russo ha specificato che non ha intenzione di distruggere l’Ucraina ma i missili continuano a cadere numerosi e la preoccupazione di un’escalation mondiale preoccupano l’interno pianeta.
La Cina chiede la fine delle ostilità e gli Usa così come la Nato hanno un occhio ben teso verso le azioni militari in programma dalla Russia e avvisano dei possibili scenari in caso di guerra mondiale. Putin non accetta l’intromissione della Nato e ritiene che sia illegittima.
Mentre Putin afferma di non apprezzare l’aiuto della Nato e le forniture che mandano all’esercito ucraino, questo si rifornisce di droni kamikaze e missili dall’Iran, che ha aumentato la produzione di armi nazionali per fare fronte alla domanda della Russia.
La Francia nelle scorse ore si è messa a disposizione per inviare dispositivi anti drone e per addestrare il personale militare. Tutto questa quando emerge un tristissimo dato ovvero il numero dei bambini deceduti dall’inizio del conflitto, che sale a 423.
Un numero di vittime sempre in crescita e la sofferenza di chi rimane nel proprio paese è enorme e le difficoltà quotidiane immense. L’avanzata ucraina per liberare le terre occupate dai russi non si ferma e si apprende che da poco le istituzioni stanno sgomberando le sedi ufficiali. Si preannuncia una nuova riacquisizione territoriale da parte dell’esercito ucraina ma la domanda che sorge spontanea è quale sarà la reazione di Putin e quanto si evolverà ancora questa guerra.
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