I tre astronauti russi a bordo della ISS hanno festeggiato la conquista del Lugansk con la bandiera della Repubblica. Gli scatti sono stati divulgati dall’agenzia spaziale russa Roscosmos.
Con post su Telegram, l’agenzia spaziale russa Roscosmos ha pubblicato le foto dei tre astronauti a bordo della ISS con in mano le bandiere delle Repubbliche di Lugansk e Doneck. Il messaggio che proclama il “giorno della liberazione” e i festeggiamenti dei cosmonauti.
Sono Oleg Artemyev, Denis Matveev e Sergei Korsakov i tre astronauti immortalati, con tanto di bandiere in mano, dall’agenzia spaziale russa.
La Roscosmos ha pubblicato tramite social un lungo post in cui – insieme alle foto dei cosmonauti – ha voluto celebrare la conquista di Lugansk avvenuta nella giornata di ieri da parte delle forze russe.
Dopo diversi giorni di intensi combattimenti infatti, qualche ora fa Kiev ha ritirato le forze da Lysychansk, che rappresentava l’ultima roccaforte ucraina nel Lugansk.
Una vittoria festeggiata con un messaggio che rappresenta più di una frecciatina, proprio il 4 luglio, nel giorno dell’Independence Day americano.
L’agenzia russa Roscosmos ha infatti, tramite lo stesso post su Telegram, proclamato questo giorno come giorno della liberazione da “festeggiare sia sulla terra che nello spazio”.
Ma più che i festeggiamenti, nello spazio pare essere arrivata anche la guerra. Anche gli astronauti della Stazione Internazionale sono stati coinvolti nei festeggiamenti per la conquista di Lysychansk, adesso sotto controllo dei russi.
Anche sui social diversi utenti si sono indignati alle immagini dei cosmonauti con in mano la bandiera della Repubblica di Lugansk e di Doneck.
“Intollerabile“, si legge nel commento di un tweet, mentre continuano a circolare le foto dei tre astronauti russi con le bandiere a strisce orizzontali azzurre, blu e rosse e nere, blu e rosse.
Nel post il lungo messaggio dell’agenzia spaziale russa recita: “L’intero territorio della Repubblica di Lugansk è stato liberato, le forze russe hanno adesso il pieno controllo di Lysychansk, l’ultima grande città nell’LPR“.
“Un giorno atteso a lungo – si legge ancora nel post – destinato a rimanere nella storia della Repubblica“.
Il presidente ucraino però, dopo il ritiro delle sue forze dalla città di Lysychansk, ha fatto sapere che non intende arrendersi.
Secondo Zelensky – intervenuto nella notte con un video – la ritirata darà il tempo alle truppe ucraine di studiare nuove tattiche e di aumentare la fornitura d’armi moderne.
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