Il conflitto in Ucraina sta proseguendo e la Russia sembra non avere la minima intenzione di rinunciare all’operazione militare speciale. Durante la liberazione dei territori occupati dall’esercito russo e riconquistati poi dalle truppe ucraine, sono emerse camere di tortura e alcune appositamente per bambini. Emergono nuove camere di tortura a Kharkiv ma anche le testimonianze di chi vi è stato prigioniero.
La guerra prosegue e, sia Kiev che Mosca, non accennano a intavolare un dialogo di pace. La tensione è ai massimi livelli e le autorità internazionali stanno cercando di organizzarsi ed accordarsi, per essere d’aiuto nella difesa del territorio ucraino. Putin nel mentre sta provvedendo a disdire tutte le occasioni tradizionali nelle quali ha sempre tenuto discorsi al popolo nel periodo finale dell’anno. Nel mentre l’Ucraina sta vivendo un momento tragico, dove le infrastrutture civili ed energetiche utilizzabili sono meno del 40% e la popolazione è costretta a vivere al freddo e con continui blackout. Una situazione insostenibile che è oggetto di attenzione internazionale. Le decisioni prese nei giorni scorsi da Zelensky hanno portato inevitabilmente il conflitto su un altro piano.
La Russia non accenna ad arretrare e gli attacchi continuano copiosi in Ucraina, che è letteralmente devastata. La zona di Kherson ha subito numerossimi attacchi dopo essere stata lasciata dai russi e riacquista da Kiev. Non è stata la sola regione colpita, dato che i bombardamenti degli ultimi giorni hanno colpito lo Stato da nord e sud.
La scelta di Zelensky, di attaccare con droni obbiettivi militari con armi a lungo raggio, ha sollevato l’ira di Putin, che ha risposto con centinaia di missili con la preoccupazione internazionale alle stesse. Questo perché soltanto poche settimane fa i copiosi bombardamenti russi hanno portato anche agli incidenti subiti dalla Polonia e, più recente, dalla Moldavia. In entrambi i casi l’esercito ucraino, nel difendere lo spazio aereo e nell’abbattere i missili, ha provocato il distacco di parti dei missili che sono caduti sul territorio delle due nazioni confinanti con il territorio ucraino.
Ora la situazione è disperata e la sopravvivenza della popolazione è sempre più a rischio. Il freddo e il gelo, che hanno investito l’Ucraina, sono componenti che si aggiungono alla precarietà di cui è fatta la vita quotidiana degli ucraini.
Putin nel mentre sta provvedendo a disdire le conferenze che, di consuetudine, tiene alla fine dell’anno. Sono emersi purtroppo altri particolari raccapriccianti che riguardano i soprusi e le torture subite dai prigionieri ucraini, durante l’occupazione dei territori ora liberati dall’esercito ucraino.
Domani il Consiglio Europeo si incontrerà a Bruxelles, per proseguire a finire aiuti all’Ucraina, ma non sarà cosa semplice. Soprattutto per quanto riguarda le sanzioni verso la Russia, che non hanno trovato sostegno da parte di tutti i membri.
Nuove camere di tortura per bambini e il racconto del disertore russo
È stata scoperta a Kharkiv nuove camere di tortura adibite ai soprusi sui bambini. Il presidente commissario per i diritti umani della Verkhovna Rada Dmitry Lubinets menzionato da Ukrainska Pravda ha riferito: “Ho visto personalmente due camere di tortura a Balakleya, che erano una di fronte all’altra. Un ragazzo è stato lì per 90 giorni. Ha detto che è stato torturato: lo hanno tagliato con un coltello, hanno riscaldato il metallo e bruciato parte del suo corpo, lo hanno portato fuori più volte per essere colpito e sparato sopra la sua testa”.
Proprio pochissime ore fa invece emerge il racconto scioccante di un ex militare russo che ha disertato e che ha raccontato ciò che ha vissuto e, soprattutto, ha puntato il dito contro la sua ex unità per i crimini commessi a Bucha in Ucraina. Ha raccontato di quando i commilitoni hanno stuprato donne, madre e figlia, e poi sono scappati ma il comandante non ha punito i militari per il crimine commesso. Nikita Chibrin ha rivelato anche: “Non sono mai stati incarcerati, soltanto mandati via dalla guerra, gli hanno semplicemente detto andate“.
Il militare ha prestato servizio nella tanto discussa unità che è stata accusata di numerosi omicidi e crimini di guerra nella zona Bucha, Borodyanka e altre città e villaggi a nord di Kiev. Chibrin è riuscito a scappare attraverso la Bielorussia e il Kazakistan.
Le atrocità commesse contro il popolo ucraino sono costantemente aggiornate e i crimini di guerra commessi dai russi sono ormai tantissimi. Il tutto si riflette nell’ambito sociale ed economico delle nazioni occidentali che, inevitabilmente, vedono cambiate dinamiche e rapporti internazionali e devono far fronte a una crisi economica ed energetica che rischia di diventare insostenibile.
Tutto ruota attorno alle dinamiche del conflitto tra Russia e Ucraina. Nonostante Putin abbia dichiarato che sarà necessario instaurare un dialogo con l’Ucraina, la quotidianità mostra invece una guerra destinata a continuare a lungo. Prigozhin sta reclutando militari da aggiungere alla sua squadra di mercenari impiegata nel combattere l’Ucraina e per farlo si è inserito in situazioni delicate e in stati in seria difficoltà come per esempio la Repubblica Centrafricana e l’Afghanistan.
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