Ucraina, non è stata una nottata tranquilla ma anzi tutt’altro, dato che dopo la mezzanotte molte esplosioni hanno interessato la nazione. Droni kamikaze hanno attaccato Kiev su più fronti.
I bombardamenti sono andati avanti tutta la notte partendo dai primi a Mykolaiv, dove sono stati abbattuti due droni iraniani. Le altre zone attaccate durante la notte sono state Dnipropetrovsk e Kirovograd poi però man mano che si procedeva le allerte aeree sono aumentate per via degli attacchi multipli. Zaporizhzhia è stata nuovamente attaccata nella notte e ora le sirene aeree suonano a Kiev, che è sotto attacco.
L’attacco della Russia all’Ucraina continua senza tregua e questa notte sono state attaccate diverse città, sorprese da droni e bombardamenti. La situazione è delicata più che mai e sembra non accennare a miglioramenti, dato che ora sotto attacco è di nuovo la capitale Kiev.
Poco dopo le prime luci dell’alba si sono verificate almeno nove esplosioni nella città di Kiev che hanno provocato l’incendio di un palazzo. Non solo: anche la centrale elettrica è stata duramente colpita e in strada si stanno analizzando i resti dei droni iraniani kamikaze. Una scia di sangue che non accenna a placarsi, ma anzi prosegue senza ritegno.
Il capo dell’ufficio presidenziale ha scritto su Telegram: “La capitale è stata attaccata da droni kamikaze. Abbiamo bisogno di più sistemi di difesa aerea e il prima possibile. Non abbiamo tempo per le azioni lente.”
In questo momento la più colpita dalla contromossa russa è la città di Kiev. Sono state 9 le esplosioni udite dai media locali e i danni causati dall’attacco di Mosca sono ora al vaglio delle forze dell’ordine ucraine.
Si chiede aiuto per continuare a difendere la città dal tentativo di distruzione di Putin. Poco fa l’allarme aereo è diventato di dominio nazionale e gli attacchi sono un crescendo continuo. Anche la zona di Sumy è sotto attacco e lo comunica proprio in questi minuti l’UkrainskaPravad.
Durante la notte si è appreso che un foreign fighter di origini sarde, che combatteva a fianco delle forze russe, è stato ucciso. Elia Putzolu aveva 28 anni e la sua morte è stata confermata dalla Farnesina, che ha spiegato che il combattente era residente da tempo in territorio russo.
Non è l’unico decesso perché si apprende dal Daily Mirror che è morto anche il commissario militare tenente colonnello Roman Malyk, responsabile della mobilitazione parziale in Ucraina, nominato direttamente da Putin. Sembra che sia un caso di suicidio da impiccagione: l’uomo è stato trovato senza vita nei pressi della sua residenza.
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