La situazione in Ucraina è sempre più preoccupante dato che le infrastrutture stanno subendo continui attacchi russi. Il G7 ha chiesto formalmente la restituzione della centrale di Zaporizhzhia che è sotto assedio da settimane.
Il conflitto in Ucraina si sta inasprendo sempre più e gli obbiettivi sono strutture civili e infrastrutture per indebolire l’esercito ucraino e mettere ancora più in difficoltà una nazione in ginocchio. Zelensky non frena la sua avanzata per riconquistare i territori occupati. Il mondo intero è in all’erta dopo i bombardamenti che hanno devastato il Paese e c’è chi si è già messo in moto per mandare aiuti sul campo.
Ucraina, Infrastrutture distrutte e le rimaste sono sotto pressione
L’escalation militare russa che si è scatenata dopo l’attacco al ponte di Kerch ha segnato il conflitto e lo ha elevato di livello. I bombardamenti sono iniziato da Zaporizhzhia e hanno colpito poi duramente Kiev. Putin ha deciso poi di colpire e danneggiare l’intera nazione.
Nessuna regione si è salvata e si sono susseguiti attacchi con droni e missili che hanno colpito obiettivi precisi. Per far capire la potenza russa, il presidente russo ha fatto distruggere moltissime infrastrutture e gli attacchi sono tuttora in atto. La prima centrale presa di mira e utilizzata anche come campo di battaglia è quella di Zaporizhzhia, dicevamo. L’Onu è intervenuta mesi fa mandando una squadra di esperti per valutare i danni e scongiurare un disastro nucleare.
Ora sono state colpite centrali elettriche, ospedali, asili e parchi pubblici che sono gli obbiettivi definiti come vietati. Nessuna pietà nemmeno davanti agli avvertimenti della Nato che sottolinea che in caso di mossa russa sbagliata difenderà con ogni mezzo l’Ucraina. Anche questa notte la centrale di Zaporizhzhia è stata attaccata e nei giorni scorsi l’interruzione di corrente ha lasciato un milione e mezzo di cittadini ucraini senza elettricità.
G7 chiede la restituzione di Zaporizhzhia alla Russia
I paesi del G7 chiedono a gran voce che la Russia restituisca la centrale di Zaporizhzhia all’Ucraina: chiedono che il pieno controllo resti a chi si è sempre adoperato per la sicurezza nucleare e che conosce come le proprie tasche l’impianto nucleare.
La centrale si trova in territorio ucraino ma fa parte dell’annessione alla Russia con i referendum ritenuti illegali da praticamente dalle autorità mondiali. La preoccupazione crescente in merito a un possibile disastro sta facendo alzare i toni sulla delicata questione.
I leader del G7 hanno divulgato una nota che riporta: “Non riconosceremo mai i tentativi di annessione illegale da parte della Federazione russa delle regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhya e Kherson e condanneremo fermamente il controllo russo degli impianti nucleari all’interno dei confini internazionalmente riconosciuti dell’Ucraina”.
Il G7 ha chiesto a Putin di liberare il personale della centrale ma da lui nessuna risposta. Le autorità mondiali si stano preparando al peggio, da un lato gli Usa schierano in Romania la loro divisione 101 una delle squadre d’assalto d’élite dell’esercito statunitense.
L’Ue sempre più convinta di elargire sanzioni a Putin e un’economia precaria che ha voluto l’intervento straordinario delle cariche pubbliche per poter limitare i danni futuri.