Le ultime notizie che arrivano dall’Ucraina non sono per niente rassicuranti. Il conflitto continua in maniera spietata e sono preoccupanti le immagini satellitari che mostrano la città di Soledar rasa al suolo. Invasa dai militari russi, oramai da giorni al centro di una lunga battaglia tra Kiev e Mosca.
Nonostante il conflitto continui, Putin registra sempre delle perdite significative; infatti, molti militari russi sono rimasti uccisi e nella giornata di oggi gli ingressi nelle principali città sono piene dei loro corpi privi di vita.
La battaglia nella città di Soledar
Barcolla ma non molla la città di Soledar, nella regione del Donetsk, al centro da giorni di una lunga battaglia tra ucraini e russi. I militari ucraini stanno combattendo e tengono duro e questo fa in modo che gli uomini di Putin non portano a casa la vittoria.
Molti dei soldati russi hanno perso la vita durante gli ultimi conflitti, delle perdite significative per il Cremlino. Ma nonostante questo non lasciano la presa e cercano di attaccare più agguerriti che mai.
“Un lavoro davvero colossale è stato fatto a Soledar, queste sono azioni eroiche assolutamente altruiste”.
Queste sono le dichiarazioni rilasciate da Dmitry Peskov, portavoce del presidente russo, sviando la notizia dei molti militari deceduti durante il combattimento.
Per Zelensky la battaglia continua
Un conflitto all’ultimo botta e risposta tra il presidente dell’Ucraina Zelensky e il capo gruppo dei mercenari Yevgeny Prigozhin: quest’ultimo dice che la città di Soledar è già conquistata da Mosca, per il leader ucraino, invece, dice che la battaglia continua.
Secondo Podoliak, portavoce di Zelensky, gli scontri degli ultimi giorni sarebbero quelli dove si sono registrati il maggiore numero di vittime dall’inizio della guerra, scoppiata quasi un anno fa. Nella città di Soledar, al momento oltre 500 civili, tra cui 15 bambini, sono rimasti lì, con difficoltà di farli evacuare a causa degli scontri in corso.
Il caso del soldato russo
Mentre nella regione del Donetsk continuano gli scontri tra gli uomini di Putin e quelli di Zelensky senza sosta, un tribunale russo ha condannato a 5 anni di carcere un militare per essersi rifiutato di combattere in Ucraina.
Il suo nome è Marsel Kandarov, russo, 24 anni, e la sua unica colpa è quella di non essersi presentato per prestare servizio militare nel mese di maggio. A settembre è stato catturato dalle forze dell’ordine e oggi presso il tribunale militare di Ufa, nella Repubblica del Bashkortostan, è stato condannato a 5 anni di carcere per aver eluso il servizio militare.