La Russia ha lasciato missili su edifici civili in Ucraina e più precisamente nella zona di Zaporizhzhia. Molte le persone sono rimaste intrappolate sotto le macerie e si segnalano anche vittime e feriti. Emerge anche un’altra fossa comune a Kharkiv che si aggiunge a quella di Izyum.
Durante la mattinata le forze armate russe hanno colpito la città di Zaporizhzhia mirando a edifici civili e infrastrutture. Dopo il primo missile ne sono seguiti altri nelle ore successive e le agenzie locali riferiscono diversi deceduti, feriti ma soprattutto persone ancora sotto le macerie. Ma non è la sola notizia tragica che si apprende nella giornata odierna dato che i soldati ucraini hanno scoperto una nuova fossa comune a Kharkiv.
Ucraina, bombardati edifici civili a Zaporizhzhia
Non si fermano gli attacchi missilistici in Ucraina da parte della Russia che oggi ha colpito un condominio e altri edifici civili a Zaporizhzhia. Uno scenario apocalittico ripreso dalle emittenti locali che non lascia spazio all’immaginazione. Un missile russo ha colpito un condominio di cinque piani radendolo completamente al suolo. L’edificio si è sgretolato e ha provocato almeno tre morti, molti feriti e civili ancora sotto le macerie.
La città di Zaporizhzhia è controllata dagli ucraini nonostante il resto della regione sia sotto occupazione russa. Il fiume Dnepr divide la zona attualmente in mano ai russi da quella controllata ancora dagli ucraini. La centrale nucleare si trova nella zona dove è presente l’esercito russo e mercoledì Putin ne ha dichiarato l’annessione.
Questo è stato possibile soltanto dopo i referendum voluti da Mosca che hanno annesso, appunto, illegalmente, quattro regioni ucraine alla Russia, tra cui quella di Zaporizhzhia. Referendum che hanno scatenato l’indignazione di moltissimi stati che li ritengono illegittimi e non riconoscono come russe le zone acquisite con coercizione.
L’Aiea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica, che è dovuta intervenire varie volte per evitare un disastro nucleare, ha affermato ufficialmente poco dopo le 20.00 di questa sera che considera la centrale proprietà dell’Ucraina. Questo arriva proprio dopo l’annuncio di Putin che considera l’impianto di sua proprietà.
L’avanzata Ucraina nelle zone occupate dall’esercito russo ora riconquistate, sta facendo emergere orrori senza fine. Kharkiv ha svelato una nuova fossa comune.
Fosse comuni e camere di tortura
La riconquista dei territori occupati dai russi da parte dell’Ucraina ha portato alla luce crimini di guerra, certificati anche dalla squadra di esperti Onu che aveva il compito di giudicare i fatti emersi. Man mano che l’esercito ucraino avanza emergono continuamente luoghi di tortura ma anche fosse comuni. La prima fossa comune è stata portata alla luce a Izyum dove sono stati ritrovati 447 corpi con evidenti segni di tortura e abusi. Tra cui molte donne e ben 29 bambini.
Non è la sola fossa comune ritrovata dato che oggi è stato comunicato dalle autorità ucraine che è emerso un secondo luogo simile. Si tratta di una fossa comune che hanno scoperto a Kharkiv. I corpi si sommano a quelli rinvenuti a Izyum per un totale di 534 tra civili e non.
Scoperte inoltre 22 camere di tortura dopo la liberazione dai russi e l’ultima è stata quella di Pisky-Radkivskii. Il capo del dipartimento investigativo della regione Bolvinovha ha riferito: “In praticamente tutte le città e le grandi città in cui si sono stabilite le truppe russe, sono stati trovati luoghi di detenzione di civili e prigionieri di guerra. I principali metodi di tortura includono percosse, soffocamento ed elettrocuzione, tra le altre pratiche”.