Secondo quanto riferito dall’ammiraglio dello Stato Maggiore Tony Radakin, la Russia avrebbe perso fino a questo momento il 30% dei suoi uomini.
Sono 50mila i soldati russi che hanno perso la vita o feriti in Ucraina secondo quanto riferito da Sir Tony Radakin. L’ammiraglio a capo dello Stato Maggiore ucraino afferma che le perdite della Russia ammontano al 30% delle sue forze militari. Distrutti 1.700 carri armati e quasi 4mila veicoli corazzati.
50mila soldati russi hanno perso la vita, o sono stati feriti, dall’inizio della guerra. E’ il resoconto dell’ammiraglio Sir Tony Radakin, il quale ha parlato della percentuale delle forze armate perse da Mosca fino a questo momento. Una percentuale che si attesa al 30%, alla quale si aggiungono diverse migliaia di veicoli corazzati e carri armati neutralizzati.
Sono 1.700 i carri armati distrutti, e 4mila i veicoli corazzati da combattimento. Un numero importante che continua a fare ben sperare Volodymyr Zelenskyy convinto di riuscire a riprendere le città e di vincere il conflitto. Il presidente si è anche augurato che le crisi politiche in occidente non fermino l’invio di armi.
Il capo di Stato Maggiore ha parlato dell’esercito ucraino come volenteroso a voler riconquistare tutti i territori, definendo la Russia meno potente di quanto non si fosse dimostrata all’inizio del conflitto.
Sempre secondo Radakin l’esercito di Mosca, arrivato in Ucraina con l’ambizione di conquistare tutta la nazione, aveva sperato di prendere le principali città nei primi trenta giorni di guerra. Inoltre, continua il capo di Stato Maggiore britannico, Putin avrebbe voluto – senza riuscirci – creare frizioni nella Nato. Un obbiettivo fallito, secondo l’ammiraglio, il quale ha parlato di “fallimento in tutte queste ambizioni”.
Oggi il Papa durante l’Angelus in Piazza San Pietro ha ricordato l’importanza della pace, dimostrando vicinanza al popolo ucraino e ai civili che ogni giorno devono sottostare alla “pioggia di missili”. La guerra allontana i popoli, secondo Francesco, che lancia l’appello per tutti i leader internazionali di riprendere al più presto i negoziati.
Intanto, dopo gli ordini di Zelensky, continua l’evacuazione della città di Kherson, città strategica che secondo i media britannici sarebbe caduta dopo un tradimento degli 007 ucraini. Lo riferisce il The Guardian, che ha parlato del tradimento di Ihor Sadokhin.
Pare che Sadokhin, assistente di Zelensky, avrebbe tramite una soffiata informato le forze russe dirette a nord della Crimea sulla posizione di alcune mine ucraine.
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