Negli ultimi giorni, alla Camera si è tornato a discutere sul conflitto in Ucraina, in particolare sull’invio di armi da parte dell’Italia. Ecco tutte le posizioni dei partiti evidenziate dalle ultime discussioni.
Il conflitto in Ucraina è ancora aperto, l’esercito russo non smette di attaccare le città della nazione e tutte le nazioni del mondo hanno in mente come intervenire, soprattutto in appoggio allo stato ucraino.
In particolare, i nostri partiti si schierano con posizioni nette sull’invio delle armi al governo ucraino. In questi giorni, infatti, alla Camera si torna a parlare di questo, dopo un emendamento a un decreto legge proposto in queste settimane.
Il governo Meloni ha proposto un emendamento a un decreto legge, che vorrebbe prorogare l’invio delle armi in Ucraina da parte dell’Italia fino alla fine del 2023, senza passare per una discussione parlamentare.
Questa mattina, alla Camera, ci sono state le votazioni per diverse mozioni presentate dai partiti, come quello presentato da Verdi-Si, Italia Viva e Azione e anche del PD.
La mozione di Verdi-Si è stata respinta, con 54 voti favorevoli, 246 contrati e un astenuto, mentre la mozione della maggioranza, che includeva anche l’invio delle armi in Ucraina è stata approvata.
Approvate anche le mozioni del PD e di Italia Viva Azione, ma respinta quella del Movimento 5 Stelle.
Il documento al centro della votazione prevedeva le attività di sostegno militare nei confronti di Kiev, l’invio di nuovi equipaggiamenti bellici e sostegno economico.
Su queste votazioni si è esposto Giuseppe Conte, che ha attaccato fortemente il governo, dichiarando che il decreto legge già esistente sull’invio di armi in Ucraina non può diventare una “routine”.
Secondo Conte, l’Italia dovrebbe rappresentare un tramite per la pace, non istigare alla guerra:
L’Italia sulla crisi ucraina svolga un vero ruolo da protagonista promuovendo una conferenza di pace. Non possiamo continuare a pensare ad una illusoria disfatta della Russia
Il leader del Movimento 5 Stelle, poi, dichiara che in molti secondo lui si sono ormai abituati alla guerra tra Russia e Ucraina, dopo tanti mesi, e questa non può essere più la soluzione a questo problema che tutto il mondo affronta da mesi.
In contemporanea al discorso di Conte, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha invece confermato la linea di pensiero del governo Meloni.
Secondo il ministro, la situazione in Ucraina ormai è molto grave, perché tanti civili stanno subendo gli attacchi russi. Per questo:
tutto il mondo si sta muovendo, anche chi prima era equidistante dalla Russia si sta muovendo. Il Governo sta dando esecuzione a cinque decreti presi dal precedente Governo il cui principale esponente era il partito di Conte. Ogni cosa che è partita dall’Italia per essere consegnata all’Ucraina è l’esecuzione di scelte prese dal precedente Governo.
Fortemente contrari sono anche i Verdi e Sinistra italiana, che richiedono al governo di cambiare strategia e approccio nei confronti della guerra, cercando di costruire un tramite per trovare la pace e i negoziati tra Russia e Ucraina.
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